Ragazza di 15 anni stuprata in discoteca: pr rinviato a giudizio
Il giovane, accusato di violenza sessuale, verrà processato a giugno: a processo per violenza privata anche un amico che avrebbe impedito a un'amica della vittima di correre in suo aiuto
CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) - “Posso giurarlo, non c'è stata alcuna violenza”. Lo aveva sostenuto con forza il pr padovano di 20 anni di Loreggia accusato di aver stuprato una ragazzina padovana di 15 anni all'interno della discoteca Eurobaita al lago di Castelfranco Veneto. Il gup Silvio Maras lo ha rinviato a giudizio: dovrà presentarsi di fronte ai giudici del tribunale di Treviso il prossimo 6 giugno. La presunta vittima, che nel corso di un incidente probatorio aveva riferito di aver detto di no e di aver rifiutato quel rapporto sessuale, si è costituita parte civile.
LA CRONACA DI PADOVA OGGI - Rinviato a giudizio anche a un amico dell'indagato, con l'accusa di violenza privata, per aver “intrattenuto” l'amica della presunta vittima, evitando così che potesse correre in suo aiuto. Secondo l'accusa, la 15enne sarebbe stata portata all'esterno della discoteca dove, in un posto isolato lontano da occhi indiscreti, avrebbe subito la violenza. L'imputato però respinge ogni accusa, sostenendo che quella sera non c'è stata alcuna violenza.
LA GOGNA SU FACEBOOK - Quando la vicenda divenne di dominio pubblico, sul profilo Facebook del pr erano apparsi decine e decine di post di solidarietà di amici e conoscenti, anche loro convinti che non possa aver commesso il crimine di cui è accusato. Non erano mancati anche dei veri e propri insulti nei confronti della presunta vittima, alcuni anche con l'augurio che la giovane venisse stuprata davvero. Post che sono stati portati all'attenzione della magistratura, che non ha però rilevato profili penalmente perseguibili.