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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Catania

Il dirigente dell'ospedale trasferiva i pazienti nelle "sue" cliniche private

Gaetano Romeo, dirigente medico dell'ospedale Vittorio di Catania, avrebbe indirizzato i suoi pazienti presso strutture private di cui aveva acquistato delle quote azionarie

CATANIA - L'operazione "Bloody Money", incentrata sul mondo della dialisi ed eseguita dai finanzieri del comando provinciale di Catania lo scorso 16 ottobre, acquista nuovi sviluppi. Gaetano Romeo, dirigente medico in servizio presso il reparto di nefrologia e dialisi dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, è finito agli arresti domiciliari con una nuova ordinanza emessa dal Tribunale di riesame etneo.

LA CRONACA DI CATANIA TODAY - L’indagine ha già visto l'arresto di tre imprenditori, due dirigenti medici e un infermiere oltre al commissariamento di due società private. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il personale medico coinvolto nell'inchiesta approfittava del rapporto diretto instaurato con persone affette da patologie nefrologiche e bisognose di terapia dialitica per orientarli verso centri dialisi privati, nei quali loro stessi avevano diretti interessi economici.

LE ACCUSE - Gaetano Romeo, secondo l'accusa, sviava i pazienti presso “Le Ciminiere s.r.l.”, di cui aveva acquisito in modo occulto una quota societaria, e presso il centro “Delta s.r.l.”, del quale la moglie è intestataria di quote. Un sistema consolidato in cui i medici già coinvolti nell’indagine, alcuni dei quali in servizio presso i medesimi nosocomi pubblici, rispondevano ad una logica di “equa” ripartizione dei pazienti presso le diverse cliniche private in cui vantano interessi economici.

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