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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Nuoro

La biblioteca rischia di chiudere: il Comune brucia i libri in piazza

E' polemica sull'iniziativa del Comune e della provincia di Nuoro denominata "Cenere"

NUORO - I fondi regionali scarseggiano e la biblioteca comunale di Nuoro, una delle più fornite della Sardegna, rischia di chiudere i battenti. Che si fa? Si va in piazza per bruciare i libri, "per richiamare l'attenzione generale e sollevare il tono della discussione".

"Cenere": è questo il nome della discutibile iniziativa, promossa dal Comune e dalla Provincia, che si terrà stasera a partire dalle 20, in piazza Satta, per protestare contro i tagli alla cultura.

"In piazza per bruciare libri e per non bruciare il nostro futuro" è lo slogan della manifestazione. "E' il modo migliore per spiegare che ci opponiamo al tentativo di far andare in cenere la nostra comunità, il nostro territorio, la nostra identità culturale. Ci opporremo a questo tenativo con ogni mezzo", hanno dichiarato il presidente della Provincia Roberto Deriu, il sindaco Alessandro Bianchi e gli assessori alla cultura di Provincia e Comune, Gianfranca Loggias e Leonardo Moro.

Ma è davvero questo il modo giusto per sollevare il problema, impedendo la chiusura del "Consorzio Pubblica Lettura Satta"? Da più parti si levano critiche e perplessità sulla bontà della protesta. "Bruciare i libri è inquietante - afferma il coordinatore regionale di Sel, Michele Piras - anche quando si persegue l'obiettivo nobile della salvaguardia del più importante presidio culturale di un territorio ferito come quello nuorese". Lo stupore è 'trasversale' e senza colore politico: "Tutto questo è grave", dice senza mezzi termini Carlo Sanjust (Pdl), presidente della commissione cultura in Regione.

Se la cultura 'boccheggia', non si può mandarla al rogo. Nemmeno per protesta.

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