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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Claudia Alivernini, l’infermiera 29enne prima italiana a ricevere il vaccino anti Covid

Sarà vaccinata nel corso del V-Day di domenica 27 dicembre presso l’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, dove lavora

Claudia Alivernini. Questo il nome della prima donna a vaccinarsi domenica 27 dicembre all’Istituto Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallazani di Roma, in occasione del V-Day.

Romana, 29 anni, operativa presso il reparto di malattie infettive dello Spallanzani, dove ha fatto anche un tirocinio in passato, in questi mesi di emergenza Covid ha dato la propria disponibilità anche per le Uscar (le Unità Speciali di Continuità Assistenziale della Regione Lazio) e in queste vesti si è recata spesso a prestare assistenza ai malati direttamente a domicilio.

Claudia Alivernini quindi ha una doppia esperienza, in reparto e sul territorio, spesso al fianco di pazienti anziani. Sta frequentando inoltre un master in infermieristica forense. È la più giovane e la prima nel Lazio che si sottoporrà alla vaccinazione.

Vaccino anti Covid, il V-Day domenica 27 dicembre allo Spallazani di Roma

Ieri la direzione dell’Inmi Spallazani aveva annunciato ufficialmente l’avvio dell’iter delle vaccinazioni: “Nella giornata di domenica 27 dicembre, giornata del V-Day, saranno somministrati i primi cinque vaccini anti-Covid a altrettanti dipendenti dell’Istituto e precisamente: una infermiera, un operatore socio sanitario (OSS), una ricercatrice e due medici“. 

"Sono già disponibili su tutto il territorio" del Lazio "congelatori per conservare circa 1 milione di dosi di vaccino anti-Covid. Nella prima fase, dal V-Day in poi, saranno vaccinati gli operatori sanitari vaccinatori. L'adesione è molto alta da parte degli operatori sanitari", aveva spiegato nei giorni scorsi l'assessore regionale alla Sanità e integrazione socio-sanitaria, Alessio D'Amato.

Le prime dosi del vaccino Pfizer in Italia il 26 dicembre

Le prime 9.750 dosi di vaccino Pfizer arriveranno in Italia il 26 dicembre, in vista del 'Vaccination Day' europeo stabilito per il 27 dicembre. Lo ha reso noto Pfizer durante la conferenza stampa on line di questa mattina, nella quale sono state spiegate nel dettaglio le caratteristiche di questo vaccino, come riporta l’Agi.

Il vaccino “stimola la risposta immunitaria e prepara l'organismo a rispondere a eventuali contatti con il virus e a contrastare quindi l'eventuale infezione”, ha spiegato Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia. “L’Mrna non entra in contatto con il Dna, ma entra nella cellula, lascia il suo messaggio e scompare. Non determina infezioni, non e' un virus attenuato e non necessita di trasportatore virale". Gli studi, ha ricordato Marino, sono iniziati lo scorso 27 luglio e, su oltre 44mila volontari, 43mila hanno già eseguito la seconda dose.

I risultati sull'efficacia "hanno raggiunto il 95%", ha sottolineato Marino, ribadendo che “il 100% di efficacia non si raggiunge mai, perché esistono variabili individuali”. L’efficacia del vaccino inoltre “è risultata uniforme in tutte le popolazioni e non ci sono controindicazioni, tranne per conclamate allergie agli eccipienti contenuti". "L'approvazione riguarda dai 16 anni in su, perché nella fascia adolescenziale è in corso una valutazione più accurata”, ha aggiunto Marino. Infine, “non ci sono stati casi di reinfezione" e “vanno fatte entrambe le dosi: la prima risposta immunitaria c'è dopo 12 giorni, ma per la massima risposta sono necessarie le due dosi".

Vaccino: chi non deve farlo e quanto durerà l'efficacia 

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