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Giovedì, 25 Aprile 2024
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In 120 si mettono in coda, poi all'ultimo rifiutano il vaccino: l'ultima strategia "no vax"

Segnalazioni dal Friuli: non si tratta di casi isolati

A Gemona del Friuli (Udine) in più di cento si sono messi in fila per il vaccino per poi rifiutare la dose al momento del dunque: servizio rallentato e code. E' successo domenica quando un gruppo di "attivisti" no vax ha rallentato il servizio. L'ostruzionismo avrebbe una regia: domenica e lunedì nel centro vaccinale, allestito alle Manifatture, si sono presentati 120 utenti, provenienti da diverse parti della regione, che avevano prenotato le dosi ma non erano andati lì per farsi fare il vaccino, bensì per porre domande pretestuose e far perdere tempo al personale e alle altre persone in coda. 

Non si tratta di casi isolati. Secondo una delle testimonianze riportate da UdineToday durante la fila per l'accettazione all'hub di Gemona di qualche giorno fa, due persone si sono messe a discutere animatamente con il medico dell'anamnesi finale, per più di mezz'ora. Una delle due aveva un quaderno contenente tabelle e diagrammi di vario tipo e chi è in fila dietro di loro sente chiaramente parlare di "complotto": dopo l'animata discussione, i due se ne vanno senza aver ricevuto l'inoculazione. 

Ci sono anche altre segnalazioni da hub della provincia di Udine. Non solo l'attesa diventa quindi più lunga e snervante, ma è anche il sistema di prenotazioni on-line a risentirne, risultando pieno in diverse date e costringendo i cittadini a spostarsi in hub vaccinali meno frequentati. La tattica è collaudata. Arrivano e iniziano a incalzare con le richieste il personale sanitario impiegato nella profilassi. Fanno perdere minuti preziosi e poi, alla fine, se ne vanno. 

Medico minacciato dal paziente no vax per avergli rifiutato gli esami per evitare il vaccino

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