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Martedì, 19 Marzo 2024
Città Ancona

Commerciante disperato sfida lo Stato: “Siamo in zona arancione ma siamo già morti, io apro”

Quel poco di ossigeno in arrivo con il ritorno della zona arancione, non serve a nulla per lui, il titolare di un bar, che annuncia la riapertura e sfida i controlli: "Le forze dell’ordine? Vengano a testa alta, troveranno solo disperazione".

Fra poco rischia di non poter pagare più le bollette, attende in il momento in cui gli staccheranno la luce. Di chiedere aiuto non ci pensa, anche perché ha già chiesto dei soldi al padre 90enne e non se la sente di rifarlo. Così lui, titolare di un bar, dice basta e sfida lo Stato. E’ pronto ad aprire e ad accogliere, oltre i clienti, anche i controlli della polizia perché, dice lui, troveranno solo disperazione.

Scontri in piazza a Montecitorio tra ristoratori e forze di polizia

La storia arriva da Ancona e il protagonista si chiama Massimo Sturani, titolare di un bar, che alcuni giorni fa aveva già messo in piedi una protesta incatenandosi sul tetto della sua auto. «Fra qualche giorno probabilmente dirò “basta” e riaprirò il mio locale del tutto, poi facessero quello che vogliono – ha detto lui ai microfoni di AnconaToday - Le forze dell’ordine? Se vorranno entrare per farmi un verbale o farmi chiudere lo facessero, ma a testa alta, perché quando verranno qui non troveranno un delinquente o uno spacciatore, bensì solo uno che sta gridando la sua disperazione». Insomma per il commerciante dorico è ora di dire basta. Lo dice nella giornata in cui tanti suoi colleghi stanno protestando anche a Roma, dove si sono registrati degli scontri

Commerciante sfida lo Stato, aprirà e attende la polizia 

Per lui quel poco di ossigeno in arrivo con il ritorno delle Marche in zona arancione, non serve a nulla perché “ormai siamo già morti. Anche se mi faranno chiudere per diversi giorni, in quel caso avrò vinto io perché non potrò certo morire una seconda volta». Zona arancione, futuro grigio. Massimo alza il dito e mostra il soffitto: «Vedi? C’è ancora la luce, ma chissà se domani l’avrò ancora perché le bollette non riesco a pagarle. Non ho i soldi, chiederli di nuovo ai miei genitori come ho già fatto una volta è deprimente, primo, perché papà ha quasi 90 anni, poi perché sarei io a dover aiutare loro e non il contrario. Certo, la zona arancione significa avere qualche persona di più in giro, ma le restrizioni le abbiamo lo stesso, non è né carne né pesce».

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