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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Trapani

Concorsi truccati: bastava pagare per diventare poliziotto o vigile del fuoco

Quattordici persone sono indagate, 4 agli arresti. Coinvolti diversi appartenenti ai due corpi. Trovato un elenco con i nomi dei candidati che avrebbero avuto la strada spianata e il tariffario

Bastava pagare per avere la certezza di superare il concorso per entrare a far parte della polizia o dei vigili del fuoco. I carabinieri della Compagnia di Alcamo (Trapani) hanno eseguito 14 misure cautelari - una persona è finita in carcere, tre ai domiciliati e altre 10 hanno l''obbligo di dimora -  per un presunto giro di corruzione. Gli indagati rispondono a vario titolo, di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, traffico di influenze illecite e abuso d'ufficio.

Tra le persone che, a vario titolo, avrebbero contribuito a falsare i concorsi, risultano complessivamente 10 dipendenti di diversi Corpi dello Stato, tra cui un Ispettore dei vigili del fuoco (poi sospeso dal servizio per altro procedimento analogo iscritto presso la Procura di Benevento), due poliziotti (quest’ultimi rispettivamente sottoposti alle misure cautelari degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora dai colleghi della Squadra Mobile della Questura di Trapani) e gli stessi presunti corruttori, risultati vincitori di concorso grazie alle ipotizzate “sponsorizzazioni".

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, uno degli indagati sfruttando le proprie conoscenze all'interno delle amministrazioni pubbliche e la sua nomina in una sottocommissione di esame si sarebbe impegnato a "sponsorizzare" alcuni partecipanti a concorsi pubblici (tra il 2017 e il 2018). Se poi il candidato avesse vinto il concorso avrebbe dovuto pagare. Le cifre? Fino a 3.500 euro per un posto nei vigili del fuoco e 5.000 nella polizia.L'iter concorsuale prevedeva una prova preselettiva, poi quelle motorie-attitudinali, infine il colloquio, le valutazioni dei titoli ele visite mediche. Ma chi non pagava, si fermava al primo passo.

Le indagini sono partite da una serie di esposti dei sindacati di base dei vigili del fuoco. Gli investigatori hanno accertato la presenza nella graduatoria finale di approvazione dei risultati del concorso per vigili del fuoco di tutti i nominativi riportati in un elenco sequestrato a casa di uno degli indagati. 

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