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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Firenze

Blitz della Finanza: controlli agli orafi di Ponte Vecchio

La Guardia di Finanza ha svolto stamattina delle verifiche su scontrini e ricevute emessi dagli orafi fiorentini su Ponte Vecchio. L'associazione dei gioiellieri: "Giusto verificare, ma controllate anche i politici"

FIRENZE - Le storiche botteghe orafe fiorentine nella zona di Ponte Vecchio finiscono nel mirino dei controlli fiscali della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate. L'operazione, dopo quelle di Cortina, Milano e Roma, è scattata stamattina e proseguirà nell'arco di tutta la giornata.

Gli agenti stanno svolgendo delle verifiche sugli scontrini e le ricevute emesse dai commercianti. Gi orafi hanno messo a disposizione la loro contabilità giornaliera. Secondo quanto emerge, sono stati redatti verbali. Le operazioni si sono svolte mentre turisti e passanti passeggiavano a migliaia su Ponte Vecchio.

I militari del Ministero dell'Economia si sono mimetizzati tra i turisti con abiti civili. Dopo il blitz sono arrivati anche i commenti e le critiche. L'associazione Ponte Vecchio di Firenze per voce del suo presidente, Laura Piccini, ha attaccato la politica: "E' giusto fare i controlli e che chi evade paghi le tasse, siano essi commercianti, industriali, professionisti. Ma siccome tutti dobbiamo tirare la cinghia, allora è giusto che si controllino i politici e i loro sprechi, anche perché il cattivo andamento del Paese è dovuto alla loro gestione e agli sperperi".

Sul piano strettamente fiscale il presidente, riferendo anche il pensiero dei colleghi, ha fatto notare che "le medie di settore che emergono sui redditi dichiarati dalla categoria dei gioiellieri non tengono conto delle differenze all'interno della stessa categoria: la media è fatta dai valori delle grandi catene di lusso con quelle delle botteghe a conduzione familiare, specie se in piccoli centri urbani". Piccini, che rappresenta i 44 esercenti di Ponte Vecchio, ha evidenziato che "comunque l'evasione fiscale non è facile a farsi, sono finiti i tempi del Far West. Quasi tutti i clienti sono turisti stranieri e pagano con carta di credito. Inoltre, con la recente normativa, i pagamenti in contanti sono quasi scomparsi. Giusto qualche cinese e qualche russo può pagare ancora con banconote". (da FirenzeToday)

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