Focolaio in una casa di cura a Roma, 24 positivi: struttura in isolamento
Secondo la Regione “il caso indice con molta probabilità è un operatore sanitario”. In corso indagine epidemiologica e si stanno predisponendo gli eventuali trasferimenti dalla struttura
Nuovo focolaio in una casa di cura a Roma, individuato nella struttura delle Ancelle Francescane del Buon Pastore in via di Vallelunga, tra via Boccia e Cornelia, all’interno del territorio della Asl Roma1. “Sono 24 i pazienti positivi tutti nella struttura di lungo degenza. Il caso indice con molta probabilità è un operatore sanitario”, fa sapere la Regione Lazio. È iniziata l’indagine epidemiologia e si stanno predisponendo gli eventuali trasferimenti dalla struttura. “Si stanno verificando il rispetto delle prescrizioni ed è stata data indicazione alla struttura di tenere costantemente informati i familiari dei pazienti. Verifiche in corso su tutta la struttura che è stata posta in isolamento”, dice l’Unità di Crisi della Regione Lazio.
Coronavirus Lazio, l'assessore D'Amato: "Siamo tornati ai livelli di maggio"
Dei 58 nuovi casi registrati ieri “oltre la metà” sono “di importazione o riguardano giovani di rientro dalle vacanze: sette i casi di rientro da Malta, sette da Romania, quattro casi da Spagna, sei casi da Grecia (4 da Corfù), tre casi da Croazia, due casi da Bielorussia e un caso da Albania”, ha informato l’assessore alla Salute Alessio D'Amato.
"I drive-in stanno lavorando a pieno regime. Siamo tornati ai livelli di maggio, se continua così si rischia di pregiudicare l’apertura delle scuole in sicurezza. Occorre il rispetto delle misure di prevenzione e lo stop agli assembramenti e l’obbligo di mascherina nei luoghi di maggior frequentazione. Occorre la limitazione dei viaggi nelle aree a rischio”, ha detto Alessio D’Amato.
Coronavirus, focolaio in una casa di cura a Modica: 9 positivi
Nella stessa giornata a Modica (Ragusa), 9 persone sono risultate positive al coronavirus. Tre anziani sono stati ricoverati all’ospedale Paternò Arezzo di Ragusa. Due invece si trovano all’ospedale Maggiore, uno di loro è rianimazione. Quattro invece sono in quarantena domiciliare, tra cui due operatrici sanitarie.