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Sabato, 20 Aprile 2024
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Coronavirus, si risveglia il paziente 1: le prime parole di Mattia

Mattia era stato trasferito nelle scorse settimane all'ospedale San Matteo di Pavia intubato e non cosciente in una situazione disperata.

Nel giorno della dichiarazione della pandemia di coronavirus arriva una bellissima notizia. Mattia, il paziente 1 dell'emergenza sanitaria è sveglio. Lunedì 9 marzo era uscito dalla terapia intensiva iniziando a respirare autonomamente. Oggi le sue prime parole da quel terribile 20 febbraio in cui fu ricoverato a Codogno: "Sono a Lodi?.

La grave infezione del 38enne di Castiglione - manager della Unilever, sportivo, volontario del pronto soccorso e in attesa di un figlio - ha segnato l'inizio di un incubo in cui ormai è piombato l'intero Paese e in cui la Lombardia ha i bollettini più allarmanti.

Mattia era stato trasferito nelle scorse settimane all'ospedale San Matteo di Pavia intubato e non cosciente in una situazione disperata.

Un team di medici lo ha curato con un cocktail sperimentale di farmaci. Che evidentemente ha funzionato. Lo scorso lunedì era stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva. Ovvero era stato cioè 'stubato' in quanto ha iniziato a respirare autonomamente". Nel frattempo la moglie, incinta di 8 mesi, era tornata a casa da qualche giorno dopo essere stata ricoverata al Sacco.

Mattia era stato male nella settimana del 14 febbraio. Con febbre alta e tosse, aveva rifiutato un ricovero ed era stato mandato a casa. Ritornato in ospedale a Codogno, grazie all'intuizione di una dottoressa anestesista, gli era stato fatto il tampone per il Covid-19: che era risultato positivo.

L'intuizione di un medico ha contenuto il contagio

Secondo gli ultimi studi il virus circolava in modo silente in Italia fin dalla fine di gennaio.

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