Corrieri rubavano tra i pacchi e rivendevano gli oggetti all'estero
A far partire le indagini della polizia è stata una denuncia sporta da una ditta di Verona, alla quale erano stati sottratti 15 smartphone
Due corrieri invece di consegnare smartphone, computer, auricolari e smartwatch a chi li aveva regolarmente acquistati, se ne appropriavano e li rivendevano all'estero. Oppure li utilizzavano per fare regali a conoscenti e familiari. Dopo le indagini del caso la polizia li ha denunciati per furto, mentre altre 3 persone, loro familiari, per ricettazione.
"Sceglievano gli oggetti con cura, in particolar modo quelli più tecnologici".
A far partire le indagini della polizia è stata una denuncia sporta da una ditta di Verona, alla quale erano stati sottratti 15 smartphone spediti a Mestre, e mai giunti a destinazione.
Dopo mesi di indagini, gli uomini del commissariato di Marghera sono riusciti ad individuare i due corrieri infedeli e le persone a cui erano stati consegnati alcuni degli oggetti trafugati. Le successive perquisizioni presso le loro abitazioni hanno permesso di ritrovare parte dei telefoni cellulari rubati, nonché un computer portatile del ministero dello Sviluppo economico, già confezionato per essere spedito all'estero.