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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Cous cous al posto del maiale a scuola": la genesi di una polemica senza senso

Il caso avrebbe più a che fare con la politica locale piuttosto che con una reale preoccupazione per il menù della mensa scolastica: così è montata la polemica

Possibile che un piatto di cous cous al mese dia il la a una polemica politica, che arriva a coinvolgere persino deputati? Possibilissimo, nell'Italia del 2018. Una volta al mese i bambini mangeranno cous-cous e non ci sarà il maiale nel menù nelle scuole di Peschiera Borromeo, in provincia di Milano. Si tratta di una polemica "assurda" secondo il sindaco Caterina Molinari, eletta con una lista civica. E il motivo è che il menù ha avuto il via libera dall'Ats (l'ex Asl), "propone una sola volta su venti il cous-cous", "che per altro è un piatto tipico della nostra tradizione nazionale, chissà che ne pensano gli amici di San Vito Lo Capo".

"Chiunque abbia avuto a che fare per curiosità o necessità con un nutrizionista - ha scritto su Facebook - sa che il menu proposto è equilibrato e adatto anche a dei bambini, e certamente sa che non strizza l'occhio all'Islam, come invece strumentalmente è stato dichiarato da qualche politico a corto di contenuti".

La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni su Twitter ha invece scritto ai suoi 700mila follower il seguente messaggio: "In una scuola di Peschiera Borromeo viene eliminato il maiale per fare posto al cous-cous, alimento tipico nordafricano. Ora sono i figli degli italiani a doversi adeguare alle esigenze alimentari di chi dovrebbe integrarsi? Questa è follia". Poi ci pensa  l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato a gettare benzina sul fuoco: "Noi togliamo la carne di suino nelle mense ai nostri figli mentre in cambio loro umiliano e trattano come fossero oggetti di loro proprietà le donne".

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Come è montato il "caso cous cous"

Selvaggia Lucarelli ricostruisce però in maniera molto differente la vicenda. "Il caso del cous cous nel menù delle due scuole di Peschiera Borromeo con tweet indignato della Meloni preoccupata per questo serpeggiante filoislamismo, ha una genesi piuttosto semplice e abbastanza avvilente", scrive su Facebook.

Secondo la nota giornalista di costume, il caso è montato "grazie " a un giornalista "che scrive per un giornale locale e di quel sito è vicedirettore" ex candidato a Peschiera con Fratelli d’Italia nel 2016. "Giorni fa gli arriva in qualche modo (...) il menù col cous cous, che fino a quel momento non ha indignato nessuno. Ci fa su un pezzo in cui dice che “la scelta del menù assomiglia di più ad una scelta di comodo per non gestire eventuali sostituzioni nel menù per motivi etici, religiosi o culturali”. 

Poi, nei giorni successivi, per far montare ancora un po’ la polemica, pubblica DUE lettere di genitori di quelle scuole stranamente NON FIRMATE, nelle quali uno dei due genitori addirittura dice “Con il cambio del menù mia figlia ha forti crisi d’ansia prima di andare a scuola, vive un disagio ENORME, colpa di genitori invasati no vegan!”. 

Soltanto in questo momento inizia la polemica su alcuni gruppi locali presenti sui social network. La Meloni viene informata e twitta. A quel punto una mamma di Peschiera, (anch'ella ex candidata con Fratelli d'Italia) assieme a uno sparuto numero di altre mamme, decide di coinvolgere anche la dirigenza scolastica.  Una vicenda che avrebbe quindi più a che fare con la politica locale piuttosto che con una reale preoccupazione per il menù della mensa scolastica. Leggi su MilanoToday

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