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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Dipendente malato va al mare ai Caraibi: "Tutto in regola"

Succede a Bologna. Un dipendente dell'azienda sanitaria si era infortunato a una gamba e ha deciso di trascorrere il periodo di convalescenza oltreoceano: più di un mese ai Caraibi con regolare certificato e cambio di domicilio

BOLOGNA - Potrebbe sembrare la storia già sentita di un dipendente che si spaccia per malato e invece si fa una vacanza. Ma questo caso, che da Bologna sta facendo il giro dell'Italia attraverso la stampa, è molto diverso e rischia di essere preso come esempio: un viaggio assolutamente regolare grazie a una legge sul luogo di permanenza durante un periodo di malattia e di assenza dal lavoro. La scelta di questo bolognese è caduta sulle spiagge caraibiche.

E' CONSENTITO DALLA LEGGE - Mare e sole per oltre un mese dunque per il dipendente dell'azienda sanitaria bolognese che a seguito di un infortunio e un'operazione chirurgica a una gamba, ha scelto di "rimettersi in piedi" in un paese esotico, lontano da tutto e da tutti, ma in modo assolutamente regolare e consentito dalla legge. Per il suo periodo di malattia, che terminerà il 19 gennaio prossimo, ha infatti sfruttato la normativa in materia che consente di trascorrere il proprio periodo di malattia in luoghi diversi da quello di residenza, semplicemente cambiando il proprio domicilio.

TUTTO IN REGOLA SECONDO L'AUSL DI BOLOGNA - L'Ausl di Bologna, raggiunta dai cronisti de Il Resto del Carlino ha chiarito: "L'assenza per motivi di salute dell'operatore è stata regolarmente certificata e notificata all'azienda nei tempi e nei modi previsti dalle vigenti norme di legge. Le stesse norme non prevedono restrizioni rispetto al luogo di permanenza nel corso del periodo di inidoneità al lavoro. L'azienda esercita sul caso le sue funzioni ordinarie di controllo, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalle norme in vigore".

LA VISITA FISCALE "FUORI PORTA" - Il nodo riguarda la possibilità di una visita fiscale al di fuori dell'Unione Europea. Nei paesi Ue ci sono convenzioni tra i sistemi sanitari per la visita fiscale, più difficile realizzarla in paesi lontani. In questo caso il paziente ha avuto un regolare certificato medico e ha comunicato il cambio di domicilio rispetto a quello bolognese. Il dipendente si era procurato un infortunio a un muscolo della coscia mentre era in casa; pochi giorni dopo è stato operato al Rizzoli e ha ottenuto un certificato di malattia. Ne è seguito un secondo, per permettere un periodo di fisioterapia.

A inizio dicembre la comunicazione all'Ausl di passare la restante tranche di malattia ai Caraibi; l'azienda ha preso atto della comunicazione del dipendente, che non aveva mai fatto in precedenza malattie. Ai Caraibi vive un suo familiare, anche se non è il suo unico parente: ne ha altri, residenti nel territorio bolognese. (da BolognaToday)

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