Sostanza tossica nell'acqua del rubinetto: "Non bevetela e non usatela nemmeno dopo la bollitura"
Il sindaco di Taggia ha emesso una ordinanza: è un giallo il caso dell'inquinamento da solvente 1,2,3-tricloropropano, trovato nelle falde del torrente Argentina, in misura di cinquanta volte superiore ai limiti di legge
Acquedotto contaminato da agente tossico, scatta il divieto di usare l'acqua. Succede in Liguria. Il sindaco di Taggia (Imperia), Mario Conio, ha emesso una ordinanza che vieta l'uso dell'acqua in via precauzionale per fini alimentari anche previa bollitura.
Un provvedimento simile è stato preso dal sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, limitatamente ad alcune frazioni in periferia. La decisione è stata presa, nella tarda serata di sabato 11 marzo, dopo un vertice in Prefettura a Imperia, al quale hanno partecipato anche sindaci o delegati dei Comuni limitrofi (Castellaro e Riva Ligure) per affrontare il caso dell'inquinamento da solvente 1,2,3-tricloropropano, trovato nelle falde del torrente Argentina, in misura di cinquanta volte superiore ai limiti di legge.
Oggi il Comune di Sanremo attiverà le autobotti sul territorio, in collaborazione con Rivieracqua. Per le urgenze è disponibile il numero di pronto intervento 800/602800. I pozzi inquinati sono stati chiusi e oggi verranno effettuate le controanalisi da parte di Asl e Arpal.
Non ci sono certezze sulle cause dell'inquinamento delle falde dell'Argentina a Taggia: serviranno accertamenti e indagini. L'1,2,3-Tricloropropano in passato è stato usato principalmente come solvente e agente estraente, agente sverniciante, pulente, sgrassante. Attualmente è utilizzato come intermedio chimico e agente reticolante nella sintesi di polisolfuri.
Si consiglia di seguire le comunicazioni ufficiali dei singoli comuni, su siti istituzionali e pagine social, per restare aggiornati nelle prossime ore.