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Giovedì, 25 Aprile 2024
Roma

Simona, picchiata e uccisa nella sua casa: arrestato il compagno

La donna è stata trovata morta nel suo appartamento. A dare l'allarme è stato l'uomo, ma le ferite trovate sul corpo della vittima hanno subito catalizzato i sospetti proprio su di lui

Prima il fermo, ora le manette. E' stato arrestato il compagno di Simona Michelangeli, la 41enne trovata morta nel suo appartamento di via Baldini a Roma lo scorso martedì 18 gennaio. L'uomo, 40 anni, era già in stato di fermo per maltrattamenti, il gip ha disposto la misura restrittiva in carcere. 

Come spiega RomaToday, dai primi accertamenti è emerso che la donna era stata picchiata dal compagno, anche poco prima dell'arrivo dei medici 118, che hanno solo potuto constatare il decesso. Il 40enne quindi avrebbe picchiato Simona Michelangeli per poi chiamare il numero unico per le emergenze. Alla luce dei riscontri,  l'uomo rischia anche una accusa per omicidio. A suo carico sono emersi "gravi indizi per violenze fisiche e psicologiche agite e reiterate per mesi nei confronti della compagna, attraverso vessazioni, percosse e isolamento sociale", spiegano dalla questura.

L'allarme e i sospetti

La telefonata ai soccorritori è arrivata intorno alle 14. L'uomo, secondo quanto ricostruito, chiede aiuto per la sua compagna "in crisi respiratoria". Il personale medico intervenuto nell'appartamento però costata il decesso. Una morte subito sospetta perché, sul corpo della donna, erano presenti diversi lividi. Segni che hanno costretto i medici a chiamare subito la polizia.

Dai primi riscontri, come spiegano gli investigatori, "appariva evidente la necessità di approfondimenti immediati", così nell'appartamento sono intervenuti gli uomini della IV sezione della squadra mobile, specializzati nel contrasto ai reati di violenza di genere, gli operatori dell'XI distretto di San Paolo e della polizia scientifica. Con loro anche il magistrato di turno che ha conseguentemente disposto l'invio, su quella che appariva da subito come una scena del crimine, dei medici legali.

Dopo la prima analisi medica sul corpo di Simona Michelangeli effettuata dai consulenti e in relazione alle informazioni acquisite dalla polizia giudiziaria sul contesto relazionale della vittima, l'uomo è stato messo prima in stato di fermo e poi in arresto dai poliziotti, in flagranza, per il delitto di "maltrattamenti contro familiari e conviventi". A suo carico sono infatti emersi "gravi indizi di reato".

Le ferite sul corpo della donna

La sua posizione, nelle ultime ore, si è aggravata anche con le conferma delle analisi mediche che hanno stabilito come alcune delle lesioni sul corpo di Simona Michelangeli fossero state inflitte anche poco prima della sua morte. Ora, sono attesi altri esami per determinare se quell'aggressione abbia causato le ferite fatali che hanno poi causato la morte della 41enne. Ecco perché il suo compagno rischia anche una accusa di omicidio adesso.

"Il mio pensiero va a quella donna, morta senza aver potuto chiedere aiuto. - commenta in un comunicato l'assessore comunale alle Pari Opportunità, Monica Lucarelli. - Il 90% delle violenze si sviluppano tra le mura domestiche e per questo dobbiamo concentrare i nostri sforzi per alzare il livello di guardia e sensibilizzare le donne per farsi aiutare. Il nostro impegno è quello di collaborare con la questura e le procure per supportare al massimo tutte le azioni di contrasto alla violenza di genere. Ringrazio i poliziotti e la procura per aver risolto un caso che poteva passare impunito". 

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