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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Napoli

Segregata in casa e picchiata col telefono sul viso, liberata dopo 7 giorni

I carabinieri, allertati dal cognato della vittima, si sono accorti che la donna aveva un occhio nero e hanno approfondito le indagini. Arrestato il compagno

Segregata in casa per una settimana e poi picchiata, colpita col telefono sul viso perché aveva osato chiedere aiuto a un parente. I carabinieri hanno messo la parola fine all'incubo vissuto da una donna di Giugliano (Napoli) arrestando il compagno.

Ad allertare i militari è stato il cognato della vittima. Quando la pattuglia è giunta davanti all'abitazione segnalata, non ha trovato nessuno. Poco dopo, è arrivata un'auto, a bordo un uomo e una donna che indossava occhiali da sole. Uno dei carabinieri ha chiesto alla donna di mostrare gli occhi, uno era tumefatto. L'uomo ha raccontato che la compagna si era procurata la ferita con un telefono e intanto le ha cinto le spalle con un abbraccio. I militari non hanno creduto a una parola e hanno preso in disparte l'uno e l'altra.

Una volta sola con il carabiniere, la donna è scoppiata a piangere. Ha detto di essere stata reclusa in casa e di avere approfittato di un momento di distrazione del marito per chiedere aiuto ma è stata scoperta e picchiata. Poi l'ha fatta salire in auto e l'ha portata in giro.I carabinieri hanno raccolto la denuncia della vittima e hanno fatto scattare le manette ai polsi del 51enne. Ora è in carcere, in attesa di giudizio. 

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