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Martedì, 19 Marzo 2024
Città Messina

La droga in ambulanza per evitare i controlli: otto arresti

Otto misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti

Otto misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. E’ il risultato dell’operazione della Guardia di Finanza denominata “Red Drug” che ha permesso di sgominare una organizzazione criminale dedita al narcotraffico e attiva in Sicilia, Lazio e Abruzzo. Dalle prime luci dell’alba, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, con la collaborazione ed il supporto di personale dello Scico di Roma (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata), su disposizione della Procura della Repubblica di Messina, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli otto soggetti, indagati a vario titolo, mentre prosegue l’indagine che ha consentito di  sequestrare anche 65 chili di marijuana.

Nonostante le restrizioni anti Covid, come spiega anche MessinaToday, si spostavano e lo facevano anche sfruttando le ambulanze che andavano avanti e indietro di frequente nel periodo del lockdown. Secondo le indagini svolte, a febbraio scorso, c’è stata la consegna di un primo carico di circa 25 chilogrammi di sostanza stupefacente destinata a Pescara, elemento di spicco del noto clan pescarese Spinelli di etnia rom, dopo essere stata procacciata dai siciliani e fornita dal collegamento romano. Poi un secondo carico di circa 30 chilogrammi. In entrambe le occasioni, per il trasporto dei due carichi di droga, per eludere i controlli di Polizia, l’organizzazione indagata utilizzava un’autoambulanza di un Onlus messinese.

Proprio in tale occasione, non avendo notizie del corriere ed ipotizzando come questi fosse fuggito con l’illecito carico, a riprova della caratura criminale degli odierni arrestati, i sodali in attesa manifestavano l’intenzione di adottare, nell’eventualità, un’azione sanguinaria nei confronti dei familiari del corriere: “ci ammazziamo la famiglia direttamente...saliamo la e lo scotoliamo”… “che gli sia passato per la testa che si poteva vendere quel coso e se ne scappa con i soldi....gli ammazziamo la mamma, la sorella, i figli, la moglie...che ha figli...moglie?...che ha?....gli sequestriamo la famiglia qua..”.

Una quindicina di giorni dopo, quindi, nonostante l’intervento repressivo eseguito, i narcotrafficanti siciliani non demordevano, organizzando un terzo carico, di circa 35 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, sempre da recapitare in Sicilia e sottoposto a sequestro allo sbarco allo scalo commerciale di Tremestieri a Messina.

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