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Giovedì, 18 Aprile 2024
Città Treviso

Eralda e Barbara morte in un incidente: l'ipotesi di un sorpasso azzardato

La Bmw 420 su cui viaggiavano è finita contro un platano sabato sera. La Procura di Treviso si appresta ad aprire un'inchiesta, restano gravi le condizioni del 19enne alla guida dell'auto

Sono emersi nuovi elementi sullo schianto avvenuto sabato notte a Gorgo al Monticano, nel Trevigiano, e costato la vita a Eralda Spahillari, di 19 anni, e Barbara Brotto, di 17. La Bmw 420 su cui viaggiavano le due ragazze è finita contro un albero. A bordo c'erano quattro persone. L'auto era guidata da Mikele Tatani, 19enne di Pravisdomini (Pordenone) e fidanzato di Eralda Spahillari, che ora si trova ricoverato in rianimazione all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Le condizioni del giovane sarebbero molto gravi: i medici stanno facendo il possibile per salvargli la vita. In ospedale, a Mestre, è ricoverato anche Daniel Castelli, 18enne di Motta di Livenza, ricoverato a Mestre: nel corso della giornata di ieri, domenica 5 marzo, il ragazzo, fidanzato di Barbara Brotto, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. A quanto sembra le sue condizioni sarebbero in miglioramento. 

La Bmw 420 su cui viaggiavano i 4, intestata al padre del conducente, è andata completamente distrutta nello schianto contro un platano, avvenuto probabilmente a causa dell'alta velocità. 

L'incidente è avvenuto lungo un rettilineo. Dietro la macchina che si è schiantata viaggiava una Volkswagen Polo, in cui c'erano quattro persone che sembra avrebbero dovuto passare la serata insieme alle vittime dell'incidente. Gli investigatori stanno vagliando due ipotesi, concomitanti, per spiegare la dinamica: la prima è l'alta velocità della Bmw, la seconda un sorpasso azzardato. Potrebbe essere successo che la Bmw  abbia sorpassato la Polo, a forte velocità, sul filo di fiancata, e lo specchietto rotto della Polo farebbe pensare che sia andata così. Ma qualcosa è andato storto, e la super-coupè 420 avrebbe cominciato a sbandare, perdendo il controllo e finendo sulla corsia opposta. I giovani che si trovavano a bordo della Polo sono stati sentiti dai carabinieri della Compagnia di Conegliano, coordinati dal comandante Fabio Di Rezze. Il loro racconto è fondamentale per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. 

Gli investigatori sentiranno tutti i testimoni dello schianto, anche residenti e soccorritori oltre agli amici delle vittime che hanno lanciato l'allarme al 118. Saranno acquisite anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. I punti oscuri sono ancora molteplici.

La Procura di Treviso si appresta ad aprire un'inchiesta per fare luce sul caso. L'ipotesi di reato della Procura nei confronti del conducente della Bmw 420 sarebbe di omicidio stradale. La stessa ipotesi potrebbe essere estesa anche al conducente della Polo che però potrebbe essere accusato anche di omissione di soccorso in quanto non si sarebbe fatto trovare sul luogo dello schianto. 

Le due ragazze morte nell'incidente

Barbara Brotto era la più giovane delle due vittime, aveva solo 17 anni. La sua famiglia è originaria della Sicilia ma Barbara era nata nella Marca dove viveva a Rustignè di Oderzo con la madre Gabriella. Dopo essersi iscritta all'istituto Obici di Oderzo (indirizzo sociosanitario) aveva deciso di interrompere gli studi iniziando a lavorare come cameriera nei fine settimana alla pizzeria "Da Beppo". Una vita piena di sogni e speranze infrante troppo presto nel terribile schianto di Gorgo. Mamma Gabriella non si dà pace per quanto accaduto: da sola aveva cresciuto Barbara standole sempre vicina. Insieme madre e figlia avevano lavorato per un periodo di tempo alla cooperativa sociale "Ai Tigli" di Gorgo al Monticano. "17 anni in cui mi hai cresciuta da sola. Grazie mamma" era stato uno degli ultimi post pubblicati da Barbara sui social. Oggi a Rustignè c'è spazio solo per il dolore.

Eralda Spahillari era nata in Grecia ma la sua famiglia era di origini albanesi e proprio in Albania la 19enne sognava di poter tornare un giorno insieme al suo fidanzato. A piangerla oggi ci sono i genitori e due fratellini, Florian ed Erind, residenti a Negrisia di Ponte di Piave. Una famiglia distrutta dal dolore. Eralda aveva studiato al Lepido Rocco di Motta di Livenza e sognava di poter aprire un centro di estetica nel Paese d'origine della sua famiglia. Una ragazza tosta e determinata ma con le idee molto chiare. Anche lei, come l'amica Barbara, faceva la cameriera in pizzeria. Un lavoro iniziato oltre un anno fa alla pizzeria Costa Azzurra di Ponte di Piave. Il fidanzato Mikele, anche lui di origini albanesi, era alla guida dell'auto finita contro il platano a Gorgo al Monticano. Al momento è ricoverato in gravissime condizioni al Ca' Foncello di Treviso. La coppia era stata da poco insieme a Parigi, un viaggio che aveva aumentato ancora di più i sogni d'amore dei due giovani. Speranze e desideri infranti troppo presto. 

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