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Sabato, 20 Aprile 2024
Città Teramo

Ergastolo a Parolisi, il papà di Melania: "Perché l'ha fatto?"

Lo sfogo del padre di Melania Rea dopo la condanna a Salvatore Parolisi: "Parli, si penta, si ravveda, racconti tutto quello che è successo"

TERAMO - A poche ore dalla condanna all'ergastolo a Salvatore Parolisi per l'omicidio di Melania Rea, il padre della vittima, Gennaro Rea, si rivolge al genero e fa un appello disperato: "Salvatore Parolisi adesso parli, si penta, si ravveda, racconti tutto quello che è successo".

Il giorno dopo la condanna, Gennaro Rea non fa che ripetere questo: "è inconcepibile". Oggi, dopo l'ergastolo, c'è una cosa che il papà di Melania non fa che chiedersi e chiedere: "perché ha ucciso nostra figlia. Come ha fatto a uccidere la mamma di sua figlia".

LA BAMBINA SENZA MAMMA E PAPA' - Ora al centro di tutto c'è proprio Vittoria: ha solo tre anni, senza la mamma, uccisa, e senza il papà, in carcere con la pena dell'ergastolo. Le prime ore del mattino i Rea le hanno trascorse proprio con la loro nipotina, prima che la piccola venisse affidata oggi alla famiglia Parolisi, secondo le previsioni stabilite dal giudice per i minorenni. "Non mi ha visto per due giorni - ha detto Gennaro - ed ora non vuole che stare con me". Stamattina, in via Pomintella a Somma Vesuviana (Napoli), si sono incontrati per pochi istanti Vittoria e Gennaro Rea, i genitori di Melania, e Franca, sorella di Salvatore Parolisi. L'incontro è avvenuto davanti all'uscio di casa dei Rea: al centro proprio la piccola Vittoria, che oggi trascorrerà la sua giornata proprio con la famiglia Parolisi. "Lasciateci in pace", ha detto Franca Parolisi ai giornalisti che volevano chiederle un commento sulla sentenza di ieri.

IL FRATELLO DI MELANIA - Ieri sera, dopo la sentenza del gup di Teramo, la famiglia della giovane uccisa a Ripe di Civitella il 18 aprile 2011 con 35 coltellate, è tornata a casa, a Somma Vesuviana. La madre di Melania e la piccola Vittoria, la figlia di Salvatore e Melania, li aspettavano. La donna al telefono "è scoppiata a piangere quando le abbiamo detto della sentenza", racconta Michele Rea, il fratello di Melania, "come tutti noi. Abbiamo avuto giustizia, da oggi iniziamo a provare a vivere una vita più serena. Ma - ha ribadito - con il dolore nel cuore: Vittoria ha perso anche il padre. In questa storia non ci sono vincitori". Anche Michele vorrebbe che ora Salvatore parlasse ma non si fa illusioni: "Vorrei tanto che iniziasse a parlare, ma ha avuto due anni di tempo per contribuire alla giustizia e non lo ha mai fatto, ora ci credo poco. Resta una speranza. Abbiamo avuto la verità processuale e giustizia, ma tutto quello che è successo lo sanno solo lui e Melania".
 

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