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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Bomba esplode a Roma, anarchici rivendicano: "Parte campagna anti-Stato"

Un ordigno rudimentale è scoppiato davanti al portone della stazione dei carabinieri in zona San Giovanni a Roma: "Atto di terrorismo"

ROMA - Nessuno ferito ma tanta paura nell'esplosione di un ordigno all'alba di giovedì davanti a una caserma dei carabinieriLa bomba rudimentale è scoppiata davanti al portone della stazione dei carabinieri Roma San Giovanni, al civico 37 di via Britannia intorno alle 5:30. Il boato ha svegliato tutti i residenti della zona e fatto scattare gli allarmi delle auto in sosta.

Anarchici rivendicano: "Parte campagna anti-Stato" 

Un gruppo anarchico che si firma "Federazione anarchia informale - fronte rivoluzionario internazionale, Cellula Santiago Maldonado" ha rivendicato su un portale di movimenti anarchici l'attentato.

"Con questa azione lanciamo una campagna internazionale di attacco contro uomini, strutture e mezzi della repressione. Ognuno con lo strumento che ritiene più opportuno e se lo desidera contribuendo al dibattito".

"La notte del 6/7 dicembre - scrive il gruppo in un lungo testo di rivendicazione, la cui attendibilità è al vaglio degli inquirenti - è stato collocato nella caserma dei carabinieri del quartiere San Giovanni, Roma, un termos d'acciaio con 1,6 kg di esplosivo".  Un attentato, scrivono, che rientra nella lotta "contro sbirri, politici e loro tirapiedi. Contro ingegneri della scienza e dell'industria. Contro tutti i padroni, ma anche contro tutti i servi. Contro la schiera dei cittadini onesti della società-galera".

"Al contrario degli "scontri" spesso preannunciati da una certo antagonismo, l'imprevedibilità è l'arma migliore contro la società del controllo. Colpire dove non ti aspettano. Oggi colpiamo nel cuore della capitale militarizzata per sfidare i deliri securitari. Domani chissà, magari in periferia dove non immaginate. Noi dare tregue, ma scegliere noi i tempi. E' da sempre il principio della guerriglia metropolitana. Con la differenza che la cospirazione delle cellule informali non conosce gerarchie e direzioni strategiche. E per questo è ancora meno prevedibile".

Indagini serrate: "Atto di terrorismo"

"Atto di terrorismo con ordigno esplosivo". Questo il reato per il quale procedono i magistrati della Procura di Roma del pool antiterrorismo, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. Sul caso indagano i carabinieri del Nucleo Informativo ed Investigativo di Roma. Sul posto anche i militari del Ros, gli artificieri ed il comandante provinciale, il Generale Antonio De Vita. 

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