"Tua figlia ora è maggiorenne": disoccupata sfrattata da casa comunale
La donna, senza un lavoro, ha ricevuto l'ordinanza di sfratto dal Comune perché sua figlia è diventata maggiorenne e quindi non avrebbero più diritto all'appartamento comunale
TREVISO - Lei, licenziata dal laboratorio tessile nel quale lavorava, non è mai più riuscita a trovare un'occupazione. La figlia, diciotto anni appena compiuti, non ha un lavoro. Nonostante ciò, però, il comune di Ponzano ha deciso di sfrattare loro dalla casa in cui vivono.
Le due donne, che vivono in un alloggio comunale, hanno ricevuto la lettera di sfratto e presto alla loro porta busserà l'ufficiale giudiziario.
Il Comune avrebbe inoltrato la richiesta solo adesso perché la ragazza è appena diventata maggiorenne. "Questo provvedimento è inaccettabile - spiega il segretario locale Spi Cgil Andrea Dapporto alla Tribuna – ancora più inaccettabile se si pensa che a prenderlo è il Comune".
Il segretario consiglia all'amministrazione di mettere a disposizione lo stesso l'alloggio: "Ce ne sono molti di vuoti, appartamenti che il Comune non è riuscito a vendere. L'unica soluzione è metterli a disposizione". (da TrevisoToday)