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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ravenna

Farmaci nel caffè per avvelenare la moglie

La misura è stata decisa dai pm, che muovono le accuse di tentato omicidio, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia

Dopo un passato di violenze e soprusi si era improvvisamente trasformato, era divenuto molto gentile nei suoi confronti. Ma dietro quella gentilezza si nascondeva un subdolo piano. Questa è la ricostruzione dei carabinieri di Ravenna, che all'alba di venerdì hanno eseguito il fermo di un uomo accusato di tentato omicidio, violenza sessuale aggravata e maltrattamenti nei confronti dell'ex moglie.

Come riporta RavennaToday, a svelare i dettagli delle indagini che hanno portato all'arresto dell'uomo, è stata la Procura di Ravenna insieme ai militari. "Una tragedia che è stata possibile prevenire grazie alla tempestività dell'intervento delle forze dell'ordine", sottolinea il pm Daniele Barberini. Era stata la stessa vittima a denunciare ai carabinieri le violenze fisiche e verbali subìte dall'ex coniuge, riferendo poi un inquietante sospetto: quello di essere vittima di un avvelenamento. Una denuncia che ha subito messo in moto le indagini dell'Arma.

Un tentato omicidio attuato con delle modalità particolarmente subdole e occulte. Una persona che ha tentato, giorno dopo giorno, di portare alla morte l'ex moglie somministrandole a sua insaputa dei farmaci particolarmente pericolosi nel caffè. La sinergia tra Procura e Carabinieri ha permesso di intervenire in pochissimi giorni. Gli accertamenti investigativi successivi alla denuncia hanno infatti permesso alle forze dell'ordine di ricostruire la dinamica dei fatti.

Secondo la tesi degli investigatori, l'avvelenamento andava avanti da almeno una ventina di giorni. L'uomo era improvvisamente diventato gentile e offriva ogni mattina il caffè all'ex moglie. Così sarebbe iniziata la progressiva somministrazione di anticoagulanti sciolti nel caffè, al fine di procurare alla donna delle emorragie interne. Le analisi tossicologiche hanno poi riscontrato un aumento di dosaggio nell'ultimo periodo; una circostanza che ha spinto gli investigatori a fermare l'uomo, che ora si trova ristretto nel carcere di Ravenna in attesa dell’udienza di convalida, e a mettere la donna sotto protezione.

Le indagini hanno inoltre consentito di accertare, in un contesto stratificato nel tempo, maltrattamenti fisici e psicologici e due episodi di violenza sessuale nonostante la già avvenuta separazione tra l’uomo e la donna. I due, infatti, continuavano a frequentarsi per via della loro figlia. Interrogato nella notte fra giovedì e venerdì. l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Attesa entro la giornata di sabato la decisione del giudice per l'indagine preliminare che dovrà accogliere la richiesta di misura cautelare contro l'uomo.
 

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