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Mercoledì, 24 Aprile 2024
BARI

Fascio littorio sul simbolo elettorale. Ed è polemica

La lista "Movimento Fascismo e Libertà", poi diventata "Mfl" perché ritenuta incostituzionale, ha un fascio littorio sul simbolo elettorale. Un deputato Pd chiede l'intervento del Ministero dell'Interno

BARI - Hanno cambiato il contenitore, ma non il contenuto. Il nome della lista "Movimento Fascismo e Libertà" è diventato "Mfl", dopo l'intervento dell'ufficio elettorale provinciale barese che lo ha giudicato incostituzionale. L'immagine sul simbolo elettorale, però, è rimasta pressoché la stessa: un fascio littorio rosso su uno sfondo bianco, con la scritta tricolore della sigla del movimento.

Un logo che ha provocato non poche polemiche, all'interno dello stesso Comune ma non solo. Dopo il botta e risposta a distanza tra Lassandro, il ventenne candidato sindaco di Mfl, e D'ambrosio, il candidato del centrosinistra, sulla questione è intervenuto anche il parlamentare PD Dario Ginefra. Che oggi ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri per chiedere che la lista venga rimossa dalla competizione elettorale.

Ginefra ha chiesto un intervento del ministero alla luce del fatto che "la legge Mancino, il principale strumento legislativo che l'ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d'odio, all'articolo 4, in particolare, punisce con la reclusione da sei mesi a due anni e con una multa 'chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Se il fatto riguarda idee o metodi razzisti, la pena è della reclusione da uno a tre anni e della multa da uno a due milioni". (da BariToday)

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