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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Scudetto Inter, la festa non piace a tutti: "Locali chiusi e in piazza assembramenti con 30mila tifosi?"

Confcommercio: "Mi chiedo perché a Milano, in Darsena o in Brera, sia necessario transennare le vie per evitare assembramenti e veicolare i flussi di persone e in piazza del Duomo possano riversarsi in migliaia in modo incontrollato". Ieri il pareggio tra Atalanta e Sassuolo ha sancito lo Scudetto nerazzurro, dopo un digiuno lungo più di 10 anni

Non è bastato l'appello dell'Inter a festeggiare in sicurezza e responsabilmente. "La gioia dei tifosi interisti è più che comprensibile, lo dico da tifoso (seppur di un'altra squadra). Mi chiedo però perché a Milano, in Darsena o in Brera, sia necessario transennare le vie per evitare assembramenti e veicolare i flussi di persone e in piazza del Duomo possano riversarsi in migliaia in modo incontrollato". Lo scrive su Facebook Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, commentando gli assembramenti di ieri per lo scudetto dell'Inter. Nella bufera ci finisce pure il sindaco Beppe Sala.

Festa Scudetto Inter: "I locali non possono aprire e in piazza arrivano in 30mila così?"

"Non voglio giudicare quale delle due scelte sia più giusta per contenere i contagi - prosegue Barbieri - ma mi stupisce vedere come si usino pesi e misure diverse in una situazione di emergenza comune. Bar e ristoranti non possono aprire i loro locali, pur garantendo distanziamento e sanificazione, ma gli viene concesso il solo utilizzo dello spazio esterno. Parchi e piazze invece posso riempirsi in modo incontrollato e senza alcuna precauzione sanitaria". "È arrivata la primavera, il sole scalda le giornate ma se ci sono delle regole devono essere rispettate e fatte rispettare", conclude Barbieri.

Ieri il pareggio tra Atalanta e Sassuolo ha sancito lo Scudetto nerazzurro, dopo un digiuno lungo più di 10 anni. A Milano è esplosa la festa. La società nerazzurra ha immediatamente invitato i tifosi a "moderare" i festeggiamenti. Secondo i dati della Questura verso le ore 17 di domenica a Milano, non appena noti i risultati degli incontri calcistici pomeridiani e la conseguente matematica vittoria del campionato di calcio 2020/2021 da parte dell’Inter, in varie zone della città sono scese spontaneamente in strada, in forma non organizzata, circa 30.000 persone che hanno improvvisato caroselli. Una tradizione italiana. Un centinaio di supporter nerazzurri è anche salito sul monumento a Vittorio Emanuele II, stendendo un bandierone tricolore su uno dei due leoni alla base del monumento. In un weekend con i Navigli transennati per evitare assembramenti e i locali al chiuso penalizzati dai divieti, ai commercianti le scene festanti non sono andate giù.

"Noi comuni mortali dobbiamo rispettare le regole anche per mangiare una pizza"

In tanti sono andati a protestare pure sulla pagina Facebook di Beppe Sala, il sindaco di Milano: "Sindaco, perché i tifosi dell'Inter possono fare questo casino, e noi comuni mortali dobbiamo rispettare le regole anche per andare a mangiare una pizza?". Sala è tifoso dell'Inter, per ora non ha commentato lo scudetto, mentre la Questura fa sapere che le forze dell'ordine sono intervenute solo per "preservare il sagrato e la Galleria, i cui accessi sono stati chiusi".

"I campioni dell'Italia siamo noi", "Chi non salta rossonero e'" e "Come mai la Champions non la vinci mai" dedicato alla Juventus: questi i cori che hanno accompagnato la festa dei tifosi, con la Curva Nord che si è ritrovata davanti al Castello Sforzesco.

"Ci vuole senso di responsabilità, quel senso di responsabilità che ieri a Milano non si è visto". Il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato commenta così i festeggiamenti dei tifosi dell'Inter, "una banda di scalmanati" scesi in piazza per festeggiare lo scudetto. "Episodi come questo - conclude Rosato - mettono in discussione i sacrifici fatti da imprenditori, commercianti, famiglie".

C'è chi la butta sul ridere: "Smettetela di contestare gli interisti per gli assembramenti a Milano. Il calcio è fede, sono tutti davanti al Duomo, quindi conta come messa". Chi meno.

"La festa scudetto dell'Inter in piazza del Duomo a Milano era ampiamente prevedibile che succedesse. Non sarebbe stato meglio avere gli stessi tifosi in numero limitato allo stadio per festeggiare i loro beniamini? 10000 tifosi a San Siro tutti distanziati e controllati: il 15% della capienza". Lo scrive su Facebook l'infettivologo genovese Matteo Bassetti, commentando una foto della piazza principale di Milano gremita di tifosi. "Occorre finirla - conclude il direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova - con l'ipocrisia di vietare cose sensate sapendo che ne succederanno certamente altre molto più rischiose e insensate".

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