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Sabato, 20 Aprile 2024
Città Palermo

Palermo, locali presi d'assalto alla Vucciria: strade affollate di gente (e poche mascherine)

Alla Vucciria, il mercato di Palermo diventato uno dei luoghi più frequentati della movida, sono bastate poche ore a far tornare tutto come prima dell'emergenza coronavirus. Le immagini

Alla Vucciria, lo storico mercato di Palermo che conta decine di pub e locali e per questo è diventato uno dei luoghi più frequentati della movida cittadina, lunedì sera dopo la fine del lockdown si è tornati come ai vecchi tempi, prima dell'emergenza coronavirus: stradine affollate di gente e assembramenti di giovani e meno giovani, molti dei quali non a distanza di sicurezza e privi di mascherine protettive, così come prevede il Dpcm e l'ordinanza del presidente della Regione Sicilia.

Proprio qualche giorno fa il sindaco Leoluca Orlando, predicando cautela ai palermitani e illustrando le iniziative dell'amministrazione comunale in vista delle riaperture commerciali, aveva dichiarato che alle prime violazioni delle regole, sarebbe stato pronto a chiudere nuovamente tutto per non vanificare il lavoro fatto finora nel contrasto al virus.

Della vicenda hanno parlato anche alcuni imprenditori del settore. Come Francesco Pedone del Wanderlust, locale di via Lattarini: "Vorremmo fare un appello al Comune per quanto successo ieri in Vucciria. Che si rifletta e si conceda lo spazio pubblico e le pedonalizzazioni come fatto in altri comuni italiani. Solo così si riesce ad avere uno spazio sicuro e ben delimitato. Con tavolini e sedie ben distanziati sul suolo si rispetterebbe la sicurezza e sarebbe anche un bel vedere". "Io sono con il metro in mano nel mio locale a studiare gli spazi e investire soldi e formare e responsabilizzare i dipendenti i clienti e succede questo... - dice invece Francesco Carnevale, di Balata, ristorante di via Roma -. Se non si reagisce subito, gli imprenditori  che cercavano di adeguarsi si lanceranno in questo disastro e poi sarà troppo tardi. Con il liberi tutti Orlando che fa adesso? Chiude tutto? Si parlerà di movida untrice? L'unica soluzione è affidare gli spazi ai locali e responsabilizzarli. Suolo pubblico gratuito e obbligo per i locali di vigilare o transennare tutto e militarizzare". "Già alle 20.45 abbiamo registrato un numero esagerato di controlli - ha detto uno dei titolari della Taverna Azzurra, tra i locali più gettonati della Vucciria -. Così, stressati, abbiamo deciso di chiudere".

Domenico Bonanno, fondatore del laboratorio culturale e politico ‘Tocca a Noi’ e componente della direzione di Diventerà Bellissima, attacca: "Nel giorno della ripartenza è ripartita puntuale anche la movida selvaggia in alcune zone di Palermo, nell’assenza di controlli. Tutto questo è inaccettabile. Fa male leggere la notizia su tutti i quotidiani, anche nazionali, a causa di una minoranza di palermitani irrispettosi delle regole. La maggior parte dei gestori di pub e locali hanno fatto sacrifici enormi per poter riaprire nel rispetto delle norme e della salute di tutti. Allo stesso modo migliaia di clienti hanno ripreso a frequentare le zone della movida, osservando le regole". "E' inaccettabile - continua Bonanno - che ci siano sacche di illegalità, dove mancano i controlli e dove non si rispettano le norme, che rischiano di  mettere in cattiva luce tutto il settore e cosa peggiore, in pericolo tutta la città. Ancora una volta gli annunci del sindaco sono rimasti tali. In alcune zone della città, hanno avuto la meglio mancanza di responsabilità e assenza di controlli. Sarebbe bastato organizzare dei presidi fissi di controllo nelle zone a rischio, invece nulla è stato fatto. Orlando dia seguito alle sue promesse, attivi i controlli annunciati e mai effettuati e se necessario - conclude - chiuda per intero le zone nelle quali è impossibile garantire ordine e sicurezza, lo deve ai cittadini e agli imprenditori che rispettano le regole”.

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