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Martedì, 16 Aprile 2024
Città Napoli

Festeggia l’uscita dalla quarantena per Covid sparando fuochi d’artificio in strada: finisce male

Una pattuglia della polizia di passaggio lo ha notato mentre faceva esplodere un’intera “batteria” lungo via Francesco Petrarca a Napoli: è stato denunciato

Un 57enne napoletano ha deciso di festeggiare la fine della sua quarantena in un modo decisamente eccentrico e “rumoroso”, oltre che contrario alle regole. L’uomo infatti ha pensato di far esplodere una intera batteria di fuochi d’artificio in mezzo alla strada per “salutare” il periodo di isolamento domiciliari a cui era stato sottoposto a causa del Covid-19.

Mentre era intento a sparare i fuochi, una pattuglia del commissariato Posillipo, in servizio di controllo del territorio, lo ha notato passando lungo via Francesco Petrarca e lo ha fermato. Agli agenti l’uomo ha spiegato cosa stava facendo e perché, scrive NapoliToday.

Ma la gioia per aver finito la quarantena non può essere una giustificazione per gesti che infrangono le regole e il 57enne è stato denunciato per accensioni ed esplosioni pericolose. 

Grigliate, balletti e fuochi d’artificio sui tetti: 20 indagati a Palermo

Venti persone risultano indagate dalla Procura di Palermo per i festeggiamenti di Pasqua organizzati nell’aprile 2020 sui tetti di un palazzo di piazzale Calona, nel quartiere Sperone. 

L'ipotesi di reato è quella prevista dall'articolo 434 del codice penale, che punisce "chiunque commette un fatto diretto a cagionare il crollo di una costruzione o di una parte di essa ovvero un altro disastro, se dal fatto deriva pericolo per la pubblica incolumità". Di recente, come riporta PalermoToday, è stato notificato un avviso di proroga delle indagini a tutti coloro che erano stati identificati quel giorno sui tetti del condominio. In tanti si filmarono mentre festeggiavano, postando poi i video sui social, nonostante quei comportamenti fossero in palese contrasto con le rigide misure imposte durante il primo lockdown. Alcuni lanciarono quasi una sfida al virus, ma anche alle forze dell'ordine che arrivarono poi sul posto con gli elicotteri.

Scene che avevano fatto il giro del Paese. Tutti ricordano quei filmati, con bambini che correvano ai bordi dei tetti senza alcuna protezione, griglie fumanti, musica neomelodica e balli di gruppo. La Procura sta portando avanti l'inchiesta per il rischio di crollo che avrebbero provocato i partecipanti alle grigliate e che rischiano da uno a cinque anni di carcere.

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