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Sabato, 20 Aprile 2024
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Furti durante la maratona, odissea dei podisti per recuperare gli zaini rubati nel campo rom

Protagonisti di questa spiacevole vicenda gli atleti abruzzesi della Podistica Luco dei Marsi che, con foto e denunce, hanno raccontato la loro odissea dopo la RomaOstia per recuperare i loro averi nel campo di Castel Romano

Una odissea per recuperare gli zaini rubati. Un racconto dettagliato con tanto di foto che ha visto protagonisti 32 atleti della del gruppo sportivo abruzzese di Luco dei Marsi, al termine della RomaOstia corsa ieri 12 marzo dall'Eur fino al litorale. Gli atleti, partiti all'alba di domenica, hanno raggiunto la Capitale per partecipare alla mezza maratona più partecipata d'Italia.

PULLMAN SACCHEGGIATO - Una festa sportiva rovinata quando, al termine, i podisti sono rientrati al loro pullman. Vetri infranti e tappezzeria messa a soqquadro facevano da contorno ad una scena di furto, ormai classica dopo la RomaOstia. Alcuni ladri avevano rubato zaini e borse con all'interno cellulari, soldi, orologi, chiavi di casa e vestiti di ricambio. E' qui che ha inizio l'odissea.

"Ci siamo diretti al primo Commissariato di Polizia ma ci siamo sentiti dire che nostre denunce di smarrimento le avremmo dovute fare al nostro commissariato locale, onde evitare di passare la notte lì, e che comunque la nostra roba era ormai andata", raccontano i corridori di Luco dei Marsi che, poco più tardi, tramite la geo localizzazione, hanno notato che molti dei cellulari in loro possesso erano presenti nel vicino campo rom di Castel Romano.

PODISTI A CASTEL ROMANO - "Senza pensarci troppo abbiamo deciso che volevamo riprenderci la nostra roba e siamo andati lì. Fuori dal campo ci siamo ritrovati davanti 4000 nomadi e così abbiamo chiamo la Polizia che è corsa sul posto", raccontano ancora. Lì, grazie all'aiuto degli agenti del commissariato Spinaceto diretto da Simone Macrì del reparto volanti  e del  reparto mobile, i podisti sono riusciti ad entrare nel campo dove è iniziata una vasta ricerca. 

IL RECUPERO DELLA REFURTIVA - Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti 8 borsoni contenenti capi di abbigliamento e diversi documenti di identità. Il tutto è stato restituito ai legittimi proprietari. Inoltre, durante le operazioni, sempre all'interno del campo nomadi, sono state sequestrate una katana, una replica di una pistola priva di tappo rosso ed una berlina priva di assicurazione. Una persona residente a Castel Romano è stata denunciata.

LA DIGNITA' DEGLI ATLETI - "Non abbiamo recuperato soldi, telefoni e oggetti di valore ma almeno la dignità di dire noi 'non ci fermiamo', 'noi urliamo con forza che questo scempio non può continuare', ce la siamo tolta. - raccontano ancora i rappresentati del gruppo sportivo abruzzese di Luco dei Marsi postando le foto della loro odissea - E' difficile spiegare come ci si sente nel vedere come ci guardavano queste persone. Nei loro sorrisi si capiva tutta la loro contentezza nel sapere che le leggi Italiane sono fate in modo che loro possono sguazzarci dentro e che noi non potevamo fare assolutamente nulla nonostante sapessimo che la roba era lì dentro".

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