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Venerdì, 26 Aprile 2024
Città Cosenza

Pugno in faccia ad un coetaneo, i genitori denunciano il figlio: "Ci è crollato il mondo addosso"

La lettera del padre: "Deve assumersi le sue responsabilità"

Un fatto "di gravità inaudita", "da qualunque angolazione lo si guardi". E ancora: quando "abbiamo appreso, da nostro figlio, che è lui l'autore dell'aggressione (...) il mondo ci è crollato addosso, con una sola certezza: quella di dover informare le forze dell'ordine". A parlare sono i genitori dell'adolescente che avrebbe picchiato, due settimane fa, un ragazzo di 14 anni all'uscita da scuola a Castrolibero, in provincia di Cosenza. Un pugno violentissimo che aveva lasciato il giovane a terra col volto tumefatto. Il ragazzo era stato poi trasportato in pronto soccorso.

A denunciare l'episodio era stata la madre del giovane aggredito che si era sfogata così sui social. "Erano tutti presenti e nessuno ha visto. Le scuole devono essere presidiate dentro e fuori, purtroppo questo non interessa ad alcuno. Oggi è capitato a mio figlio domani chi sarà la prossima vittima? Siete complici perché omertosi. Vergognatevi tutti". 

I genitori del giovane bullo però sono usciti allo scoperto. Senza accampare scuse. Anzi. "Il fatto, da qualunque angolazione lo si guardi, è di una gravità inaudita" dice il papà del ragazzo in una lettera pubblicata da LaCnews24. "È grave per la giovane vittima, è grave per la sua famiglia, è grave per nostro figlio, è grave per nostra figlia che, frequentando quella stessa scuola, rischia di portare il peso di comportamenti non suoi e, se possibile, è ancora più grave per me e mia moglie, che stiamo vivendo il dramma di un fallimento". 

"Perché in questo momento - prosegue il padre nella lettera - ci troviamo a sperimentare che quello del genitore è veramente il mestiere più difficile al mondo. Non facciamo altro che chiederci dove abbiamo sbagliato, dopo aver vissuto tutta la vita, e il nostro essere famiglia, guidati dai valori dell’accoglienza, della correttezza e del senso di responsabilità: valori lontani anni luce da queste azioni".

Per i genitori del giovane lo choc è stato forte. "Non so se avremo mai risposta a questa domanda – dice ancora il papà –, ma, proprio sulla base dei valori che ci guidano, riteniamo giusto che nostro figlio impari ad assumersi le sue responsabilità ed a rispondere delle sue scelte e delle sue azioni, sebbene ancora minorenne". 

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