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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Udine

Ritrovato vivo Gianpaolo Baggio: l'escursionista era disperso da una settimana

Si trovava in un canalone a un centinaio di metri di distanza dell'itinerario della ferrata. Il ritrovamento è stato effettuato alle prime luci dell'alba. Non è in pericolo di vita

E' vivo Gianpaolo Baggio. L'escursionista 31enne di Prestento di Torreano, disperso da sabato 25 giugno, è stato avvistato dall'elicottero dei Vigili del Fuoco di Mestre in un ennesimo sorvolo sopra la ferrata Palma, nel comune di Pulfero. Si trovava in un canalone a qualche centinaio di metri di distanza dell'itinerario della ferrata. Il ritrovamento è stato effettuato alle prime luci dell'alba. Baggio sta discretamente bene, nonostante diverse escoriazioni e ferite, ed è disidratato. E' stato trasferito all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine per le cure del caso, ma non è in pericolo di vita.

L'incidente e il salvataggio

Vigili del Fuoco, Soccorso alpino della Guardia di finanza e volontari del Cnsas e della Protezione civile hanno battuto per giorni senza esito i sentieri e i ripidi pendii del monte Matajur, con squadre di terra, sorvoli di elicotteri, unità cinofile e droni. Ieri pomeriggio durante un briefing con le forze dell'ordine, i Vigili del fuoco hanno espresso la volontà di continuare le ricerche, perché da un'analisi delle tracce Gps delle zone battute fino a quel momento, risultavano ancora delle zone scoperte. 

Sabato mattina, secondo quanto riportato oggi da UdineToday, alla ripresa delle operazioni di ricerca, è stato inviato l'elicottero Drago 149 del Reparto Volo di Venezia, proprio in una delle zone non ancora battute, un ripido canalone a circa un chilometro e mezzo dal luogo del ritrovamento dell'auto. Proprio lì è stato avvistato il disperso. Il recupero è stato effettuato dallo stesso equipaggio del velivolo dei Vigili del fuoco, che con delle vericellate di circa 40 metri hanno calato gli specialisti elisoccorritori che hanno raggiunto Baggio.

In base a una prima ricostruzione dei fatti il giovane  sarebbe scivolato su terreno molto ripido dopo aver perso la traccia della via Palma, a quota 700 metri, arrestandosi praticamente illeso su una cengetta dalla quale gli era impossibile muoversi. Durante la caduta aveva perso lo zaino contenente i viveri, l'acqua, gli indumenti e il telefono cellulare. Le condizioni di salute sono state valutate buone, considerati i sette giorni trascorsi all'addiaccio senza potersi idratare, ma i sanitari fatti giungere sul luogo, hanno valutato opportuno condurlo in ospedale ad Udine per accertamenti.

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