Spara al ladro dalla finestra e lo ferisce: condannato a una pena più alta di quella del bandito
Sparando, l'operaio ha anche ferito il ladro che insieme alla sua banda aveva appena fatto saltare un bancomat. "Ora rischio anche di doverlo risarcire", commenta
Svegliato dal boato dell'esplosione che aveva appena fatto saltare in aria un bancomat, Giuseppe Chiarini uscì di notte sul balcone e sparò con il suo fucile contro i ladri che assaltavano lo sportello del Credito Cooperativo. I malviventi fuggirono, ma uno di loro rimase ferito. Chiarini, operaio di Calcinatello, è stato ora condannato per tentato omicidio a 2 anni e 8 mesi: una pena superiore rispetto a quella del bandito che ha ferito, Cristian Filimon, che ha patteggiato invece dovrà scontare 2 anni e 4 mesi.
Anche gli altri membri della banda sono stati arrestati e hanno patteggiato: la pena più severa al capo della banda, il 35enne nulu Phirib, condannato a 4 anni e 8 mesi. Erano un gruppo di professionisti, beccati al termine di una vasta gamma di reati: furti, rapine, bancomat fatti esplodere. Secondo gli inquirenti hanno agito a Brescia, Carpenedolo, Flero, Leno, Mairano e appunto Calcinato, oltre a vari colpi contestati anche in provincia di Mantova e Verona.
Le frasi che il “capo” ripeteva al telefono sono purtroppo diventate celebri. “L’Italia una volta era buona, adesso è buona solo per fare bancomat”, diceva Pohirib a poche ore dall’esplosione di un bancomat a Offlaga, di cui ovviamente loro erano i protagonisti. E ancora: “Tanto in Italia fai qualche tempo in carcere e poi sei libero”.
Tanta l’amarezza di Chiarini, anche lui ha patteggiato la pena. “Non volevo fare l’eroe, ho sparato perché alle 4 del mattino mi son trovato gente incappucciata e armata fuori di casa”, ha detto. Due anni e otto mesi e un’altra preoccupazione: “Rischio anche di dover risarcire il ladro che ho ferito, perché se dirà che non potrà più lavorare, lo dovrò mantenere per tutta la vita”.
