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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Taranto

Gratta e Vinci in vendita alle Poste, impiegata si ribella

Fa discutere il caso di una dipendente di un ufficio postale di Taranto che si ribella alla vendita dei Gratta e Vinci allo sportello: "Perché la mia azienda vuole incoraggiare un vizio che dà dipendenza?"

TARANTO - "Io i Gratta e Vinci non li voglio vendere. Perché Poste Italiane si abbassa a questo?". Una dipendente di un ufficio postale di Taranto ha preso carta e penna per comunicare a due sindacati di categoria la sua amarezza per una nuova mansione: vendere i Gratta e Vinci, come stabilito dall'azienda.

UN PREMIO A CHI NE VENDE DI PIU' - L'impiegata si chiede: "Perché la mia azienda vuole incoraggiare un vizio che dà dipendenza?". I sindacati le hanno dato ragione, mentre i colleghi si dividono, tra chi sposa la sua posizione e chi mira al premio di produzione che si ottiene se il proprio ufficio supera un certo budget. La lettera, come riporta il Corriere della Sera, è diventata un caso. I sindacati si schierano dalla sua parte definendola una battaglia giusta.

La donna, storica impiegata delle Poste, dopo 33 anni di lavoro allo sportello, nella sua lettera di protesta scrive: "Ce l'ho messa tutta per seguire e adeguarmi al cambiamento. Ma adesso è troppo. Io non credo che tutto quel che non è nettamente fuori legge sia legittimo e corretto. Stanno nascendo comunità di recupero per la dipendenza da gioco d'azzardo, stiamo vedendo famiglie compromesse per questo vizio che dà dipendenza. Perché la mia azienda vuole incoraggiarlo?", domanda con amarezza.

La lettera circola sui siti di "Ugl comunicazioni" e "Uil Poste" ed è divenuta un volantino distribuito in tutti gli uffici postali di Taranto.

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