rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Roma

Hasib Omerovic, gli agenti negano tutto: "Nessuna tortura"

Il caso del 36enne precipitato dalla finestra durante un controllo della polizia. Davanti al gip Andrea Pellegrini ha respinto tutte le accuse

Gli agenti del caso Omerovic negano tutto. Negano le botte e le minacce, abusi che, secondo i pm della procura di Roma, avrebbero causato ad Hasib, sordomuto, un trauma psichico spingendolo a fuggire gettandosi dalla finestra per sottrarsi alle violenze, l'unica via di salvezza. Davanti al gip Ezio Damizia, l'agente di polizia del commissariato di Primavalle Andrea Pellegrini, ai domiciliari, ha negato di aver commesso abusi.

Secondo l'accusa, invece, Pellegrini lo avrebbe vessato con minacce con un coltello, polsi legati e schiaffi. Anche un altro agente, lui indagato di falso, davanti al gip ha respinto le accuse. Anche secondo lui non ci sono stati coltelli o polsi legati né sono state commesse torture. Pellegrini però oltre a respingere gli addebiti ha chiamato in causa un altro suo collega che ha collaborato con gli inquirenti dopo aver provato vergogna per non essere intervenuto. 

Pellegrini, accusato del reato di tortura, nel corso dell'interrogatorio di garanzia ha riferito che quando Hasib sarebbe precipitato dalla finestra il poliziotto più vicino, pur stando in un'altra stanza, era, secondo lui, proprio questo agente. Pellegrini ha riferito anche che gran parte delle dichiarazioni fatte da quell'agente non corrisponderebbero alla verità.

Nell'ordinanza il gip scrive che il poliziotto, testimone oculare, "ha riferito di essersi limitato a confidare alcune cose (la porta sfondata a un collega e gli schiaffi a un altro) e di essersi in qualche modo determinato a sottoscrivere la relazione di servizio, il cui contenuto non era corrispondente a quanto avvenuto, perchè. Pellegrini è pur sempre un suo superiore, di cui in qualche modo subiva il 'peso' e gli atteggiamenti".   

Oltre a Pellegrini il gip ha ascoltato anche gli altri due agenti indagati per i quali l'accusa è di falso. Mercoledì scorso era stata decisa la misura cautelare nei confronti dell' assistente capo della polizia del distretto Primavalle nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal pm Stefano Luciani. Hasib in seguito alla caduta è stato sottoposto a più interventi chirurgici, è ancora ricoverato e da poco ha ripreso a respirare autonomamente.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Hasib Omerovic, gli agenti negano tutto: "Nessuna tortura"

Today è in caricamento