Tragedia all'alba, ragazzi travolti mentre viaggiano sulla bici elettrica: tre morti
L'incidente sulla Andria-Barletta alle cinque del mattino. Tutte giovanissime le vittime
Gravissimo incidente all'alba di questa mattina sulla strada statale 170, tra Andria e Barletta. Il bilancio, secondo le prime informazioni riportate dalle testate locali, è di tre ragazzi morti. Sul posto si sono portati carabinieri, polizia e 118 con due mezzi arrivati da Barletta. La tragedia è avvenuta intorno alle cinque del mattino all'altezza di un distributore "Esso".
Incidente sulla Andria-Barletta, morti tre ragazzi: le prime informazioni
Da una prima ricostruzione sembrerebbe che le giovani vittime stessero viaggiando in direzione di Andria a bordo di una bici elettrica a pedalata assistita quando sono state travolte da un furgone che procedeva nella stessa direzione di marcia. L’autista si è fermato a prestare soccorso ma per due ragazzi, poco più che maggiorenni, non c’era più nulla da fare. Sarebbero morti sul colpo.
Deceduto anche un altro giovane, arrivato in ospedale in condizioni disperate. Ha avuto due arresti cardiaci, è stato intubato, sottoposto a trasfusioni ma alla fine non ce l'ha fatta. Si tratterebbe di un ragazzo minorenne che viaggiava sullo stesso mezzo degli altri due ragazzi. Al momento del suo arrivo all'ospedale 'Bonomo' di Andria le sue condizioni erano gravissime.
Il sindaco di Barletta: "Piangiamo tre ragazzi, il dolore è grande"
''Non ci sono parole per esprimere il sentimento di dolore per la morte dei tre ragazzi nell'incidente avvenuto stamani sulla statale 170. Ai loro familiari, che stanno vivendo una tragedia immane, giunga il cordoglio mio personale e di tutta la città di Barletta''. Così il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, si esprime sulla tragedia in cui hanno perso la vita tre ragazzi fra i 17 e i 20 anni, due dei quali certamente di Barletta.
''Mi dispiace tantissimo per questi ragazzi, troppo giovani per morire, e per questo voglio dire ai loro coetanei - ammonisce il primo cittadino - state attenti, siate prudenti. A quell'età ci si sente invulnerabili, forti e non si fa attenzione, ma poi il dolore è grande davanti a una vita spezzata''. Per Cannito ''contenere l'esuberanza dei ragazzi è difficilissimo ma è necessario dedicare loro attenzione sempre, perché non ci sono orari o parti della giornata più pericolose o più a rischio di altre, e da parte di tutti, perché - sottolinea - tutti siamo responsabili, non solo i genitori di ciascuno. Oggi piangiamo questi tre ragazzi e il dolore, per questo grave lutto, è di tutta la comunità''.