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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Palermo

"Gare d'appalto truccate e bilanci ritoccati": terremoto all'Ast, 16 indagati

Al centro delle indagini l'azienda siciliana trasporti partecipata dalla Regione. Ai domiciliari il direttore generale

Le accuse (tutte da dimostrare) sono pesanti: bilanci ritoccati grazie a qualche "svista" contabile, promesse di assunzioni "influenzate da logiche di natura politica piuttosto che dalle effettive necessità aziendali", ma soprattutto gare d'appalto pilotate sulle forniture di pneumatici per i pullman. Da qui il nome dell'operazione: "Gomme lisce". Terremoto all'Ast spa, l'azienda siciliana trasporti partecipata dalla Regione, finita al centro delle indagini dei militari della guardia di finanza che hanno arrestato e messo ai domiciliari uno dei sedici indagati, il direttore generale, mentre per altri otto, su disposizione del gip del tribunale di Palermo, sono scattate misure interditive della durata di un anno.

Dalle indagini eseguite dagli specialisti del Nucleo di polizia economico-finanziarie di Palermo sotto il coordinamento della Procura è emersa una "gestione societaria superficiale e privatistica - si legge in una nota - da parte dei vertici aziendali che avrebbero violato le norme di trasparenza pubblica e colluso con i referenti di alcune imprese, turbando diverse procedure di appalto". Una prima relativa all'acquisto di pneumatici, una seconda per l'approvvigionamento di autobus attraverso procedure negoziate e l'ultima per l'affidamento del servizio di revisore contabile e la fornitura di servizi per le fasi di startup di una compagnia aerea.

Le intercettazioni negli uffici dell'Ast: video

Durante l'attività investigativa sarebbero emerse "condotte corruttive - prosegue una nota - nei confronti del direttore generale che avrebbe conferito illecitamente l'incarico di revisore contabile a un professionista il quale, in cambio, avrebbe omesso la rilevazione di irregolarità contabili in grado di inficiare l'attendibilità dei bilanci della società pubblica". Poi, con l'obiettivo di  ottenere l'assunzione di alcuni familiari, avrebbe predisposto un bando prevedendo dei requisiti ritagliati su misura per alcune aziende. Si trattava di una gara d'appalto da 2,15 milioni di euro per la fornitura di servizi per la start up di una compagnia aerea.

Altri due importanti aspetti investigativi sono emersi dall'analisi documentale e dalle intercettazioni eseguite dai finanzieri del Gruppo tutela spesa pubblica. Il primo riguarda un'ipotesi di truffa aggravata da 3,2 milioni di euro, ai danni dell'Ast, da parte dei referenti delle società aggiudicatarie del servizio di bigliettazione elettronica che avrebbe utilizzato documentazione falsa per simulare il possesso dei requisiti necessari per la gara. Il secondo invece una frode in pubbliche forniture da 6 milioni di euro in relazione alle assunzioni a tempo determinato di alcuni lavoratori tramite un'agenzia interinale.

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