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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Io speriamo che me la cavo": l'ex maestro combatte il cancro

Marcello D'Orta, l'ex maestro napoletano della scuola "sgarrupata" di "Io speriamo che me la cavo", confessa di "scrivere per non morire"

"Scrivere è anche un modo per combattere il cancro e sentirsi vivi". E' la confessione choc di Marcello D'Orta, l'ex maestro elementare e scrittore napoletano autore del bestseller "Io speriamo che me la cavo". Nel libro (al quale si ispirò poi il film omonimo), D'Orta raccontava le difficili esperienze dei suoi allievi nella scuola di Arzano, in provincia di Napoli, attraverso i temi scritti dai ragazzi stessi.

"Troppi libri in un anno? Forse. Ma la scrittura è la mia vita. Quella che l'anno scorso stava per lasciarmi...", dice all'Ansa lo scrittore. Il 59enne, che in realtà aveva già confessato di essere ammalato nel 2010, sta combattendo la sua battaglia macinando pagine su pagine per dare un senso alla sua obbligata permanenza tra le mura domestiche.

Da qualche giorno è uscito un altro volume intitolato "A voce d''e criature" e scritto in collaborazione con don Luigi Merola. E ancora, a maggio sarà in distribuzione "Era tutta un'altra cosa. I miei (e i vostri) Anni Sessanta". "Per la malattiNapoliTodaya fisica possono, quando possono, qualcosa i medicinali. Per il male dell'anima, la scrittura può essere un ottimo farmaco", ha fatto sapere D'Orta. (da

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