Uccidono stalker armato sotto casa della ex: indagati carabinieri
I due agenti hanno ucciso in un conflitto a fuoco un impresario edile che si era presentato con una pistola sotto casa della ex moglie
LA SPEZIA - Sono indagati, "come atto dovuto", i due carabinieri che nella notte tra sabato e domenica hanno ucciso in un conflitto a fuoco Angelo D'Imporzano, impresario edile che si era presentato armato di pistola sotto la casa dell'ex moglie, sparando due colpi verso l'abitazione.
La notizia è stata resa nota dalla Procura. Al momento non sono stati resi noti i capi d'imputazione. I militari sono stati indagati "per permettere all'autorità giudiziaria tutti gli accertamenti del caso come l'autopsia e gli esami balistici".
I FATTI - E' arrivato sotto casa della ex moglie nel cuore della notte con una calibro 38 in pugno. Lì, ha cominciato a sparare contro l'abitazione della donna che, spaventata, ha deciso di chiamare i carabinieri.
Angelo D'Imporzano si è poi allontanato a piedi ancora con l'arma in mano. Quando i carabinieri sono arrivati e hanno provato a convincerlo a consegnarsi, l'uomo ha sparato contro gli agenti che hanno risposto al fuoco.
Nel conflitto a fuoco, l'imprenditore è stato colpito da un proiettile ed è morto sul colpo.