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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Venezia

Apre la lettera dell'Inps e rischia l'infarto: 20mila euro entro dieci giorni

Succede a Mestre: l'uomo quando ha aperto la busta ha rischiato di morire. L'Inps gli chiedeva di pagare entro 15 giorni ben 20mila euro: tutte spese per le cura di una persona ricoverata dopo un incidente che aveva coinvolto entrambi

Quella busta ha rischiato di ucciderlo: il mittente era l'Inps che gli chiedeva ben 20mila entro 15 giorni. Il tutto per le cure di una persona ricoverata dopo un incidente che li aveva coinvolti entrambi. Incidente per il quale, però, non era ancora stato stabilito chi dei due fosse il colpevole.

Così racconta la sua esperienza Riccardo Trentin, 68 anni: "Il 9 giugno di 3 anni fa sono stato coinvolto in un incidente davanti a Villa Salus - spiega l'uomo -. Non avevo nemmeno preso la multa e le forze dell'ordine avevano verificato tutto, dalla velocità dell'auto ai copertoni. Mi avevano anche fatto l'alcoltest ed era tutto a posto". A febbraio del 2014, con la vertenza ancora in corso, gli è arrivata la lettera dell'Inps: "Mi chiedevano di pagare le spese per le cure mediche della persona ricoverata, il ciclista coinvolto con me nell'incidente. Se non avessi provveduto entro 15 giorni, sarebbero andati per vie legali".
 
Sicuro di non essere colpevole (e soprattutto ancora in attesa di sentenza) si è rifiutato di pagare: "Dopo quattro mesi mi hanno mandato una seconda lettera e la cifra era salita di altri 2.839 euro. Altri 15 giorni di tempo e mi sarebbe arrivata la diffida e avrei dovuto aggiungere interessi, rivalutazione e spese legali. Per me questa è una truffa - tuona l'uomo -. Come possono chiedere a una persona di pagare quando non è ancora stata legalmente incolpata?". La sentenza infatti è arrivata recentemente e Trentin è stato assolto: non aveva nessuna responsabilità nell'incidente. 

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