Lite tra ragazzi, spedizione punitiva delle mamme: tre in ospedale
A Sulmona due donne hanno cercato di farsi giustizia da sole dopo un diverbio scatenatosi tra un tunisino ospite di un locale centro di accoglienza e i loro figli
Una banale lite tra ragazzi sfocia in spedizione punitiva. È accaduto a Sulmona dove due mamme, aiutate da una terza persona, avrebbero cercato di farsi giustizia da sole, dopo un diverbio scatenatosi tra un tunisino ospite di un locale centro di accoglienza e un coetaneo di Sulmona. Secondo una prima ricostruzione, le due donne se la sarebbero presa con tutti quelli che hanno cercato di fermarle e alla fine sono state tre le persone che hanno dovuto fare ricorso al pronto soccorso con ferite di armi da taglio.
Andrea Marino, l'avvocato responsabile della cooperativa La Fenice che gestisce il centro di accoglienza sulmonese, parla all'Ansa di una vera e propria spedizione punitiva: "È vero che alcuni dei alcuni dei nostri ragazzi con problemi possono creare disagi alla collettività e interverremo, però non possiamo tollerare spedizioni punitive. Quello che è accaduto è un fatto gravissimo e già da domani andrò in commissariato per denuciare l’accaduto". "Gli adulti dovrebbero attenersi alla legge e non farsi giustizia da soli", ha concluso Marino specificando che ci sarebbero le immagini delle telecamere a documentare l’accaduto.
Stefano Michelangelo, il legale della famiglia dei due ragazzi sulmonesi coinvolti, spiega che i familiari che si erano recati presso la struttura all’unico scopo di avere chiarimenti da addetti alla vigilanza della struttura stessa. "A monte vi erano state minacce, sottrazioni di denaro, pestaggi, in danno di un ragazzo di soli 13 anni".
Alla Polizia il compito di ricostruzione la dinamica dell’episodio e chiarire le singole responsabilità. Ma già qualche residente avrebbe iniziato a battersi per la chiusura della struttura.