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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Agrigento

Lenzuoli bianchi per l'addio a Lorena: "Come il camice che sognava di indossare per tutta la vita"

A Favara l'ultimo saluto a Lorena Quaranta, la giovane studentessa di Medicina uccisa martedì dal fidanzato a Furci Siculo. Il suo paese proverà a vestirsi di bianco. L'idea è stata lanciata dal giornalista favarese Peppe Piscopo: "Bianco come il suo animo puro"

Oggi l'ultimo saluto a Lorena Quaranta,  la giovane studentessa di Medicina uccisa martedì dal fidanzato a Furci Siculo, in provincia di Messina. Favara, il suo paese in provincia di Agrigento, proverà a vestirsi di bianco. "Bianco come il suo animo puro, bianco come il colore di quel camice che sognava di indossare per tutta la vita" - ha scritto il sindaco di Favara: Anna Alba. Lorena, 27 anni, tre giorni fa è stata strangolata dal suo fidanzato nella loro abitazione al termine di una lite. Il movente non è stato ancora chiarito. A.D.P, 28 anni, studente in Odontotecnica e infermiere di Vibo Valentia, dopo il delitto ha chiamato i carabinieri dicendo cose era accaduto nella villetta di via delle Mimose. Avrebbe prima accoltellato poi strangolato la giovane compagna. L'uomo, che ha fatto scena muta davanti al gip, è in carcere.

Favara dice addio a Lorena Quaranta "vestendosi" di bianco. L'idea è stata lanciata dal giornalista favarese Peppe Piscopo. "Ho raggiunto telefonicamente Peppe Piscopo, sposando appieno l'invito rivolto a tutti i nostri concittadini di condividere un messaggio di vicinanza alla famiglia Quaranta, attraverso un lenzuolo bianco steso sui balconi - ha aggiunto il sindaco Anna Alba - Favara ti saluta: ciao dottorè".

Lorena Quaranta avrà la laurea in Medicina. Lo ha annunciato il rettore dell'Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea: "Con gli amici ed i colleghi della nostra studentessa abbiamo parlato della possibilità di conferire la laurea in medicina a Lorena e mi sono adoperato con gli uffici per istruire il percorso per arrivare all’approvazione della decisione da parte del Senato Accademico nei prossimi giorni", ha affermato e ha aggiunto, però, che vuole "discutere con la famiglia di Lorena modi e tempi, in altri momenti meno convulsi anche se sempre di grande dolore. Tutta la comunità accademica - ha concluso il Rettore - in silenzio e con grande commozione sta piangendo una nostra brava studentessa che ricorderemo come merita non appena sarà possibile con la riservatezza che ci ha sempre contraddistinto".

Sono 19 le vittime di femminicidio in Italia nei primi tre mesi del 2020: una lunga scia di sangue. In queste settimane di quarantena la casa non per tutti è un luogo di protezione: tante sono le persone vulnerabili; per questo i centri antiviolenza italiani e le femministe di Non una di meno stanno diffondendo un appello per tutti e tutte coloro che tra le mura domestiche non si sentono al sicuro: chi pensa di essere in pericolo può chiedere aiuto chiamando gratuitamente il numero 1522. A tal proposito Il governo delle Isole Canarie in Spagna ha promosso una campagna per cui le donne vittime di violenza possano chiedere aiuto nelle farmacie, uno dei pochi posti aperti in queste settimane, semplicemente pronunciando le parole: ‘mascherina 19’. In tal modo partirebbe la chiamata alle forze dell'ordine. Un piccolo esempio, una soluzione che potrebbe essere utile replicare anche in Italia.

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