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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Da Bibbiano all'indagine per prostituzione minorile: chi è Luca Cavazza, l'ex candidato della Lega oggi indagato

Al centro dell'inchiesta di Bologna c'è un giro di festini a luci rosse ai quali, oltre alla presenza di cocaina, si aggiunge la partecipazione di almeno due ragazze minorenni e di altre maggiorenni. Tra gli indagati c'è Cavazza, ai domiciliari

C'è anche Luca Cavazza tra i destinatari delle misure cautelari di vario tipo nei confronti di 7 persone accusate a vario titolo di induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti. L'inchiesta di Bologna è partita da un video, che la madre di una ragazza ha trovato nel telefono sequestrato alla figlia: la giovane, minorenne all'epoca dei fatti, era ripresa mentre faceva sesso con più uomini. Al centro dell'indagine c'è un giro di festini a luci rosse ai quali, oltre alla massiccia presenza di cocaina, si aggiunge la partecipazione di almeno due ragazze minorenni e di altre maggiorenni.

Chi è Luca Cavazza, l'ex candidato della Lega oggi indagato per induzione alla prostituzione minorile

Chi è Cavazza? 27 anni, è stato candidato per la Lega con Lucia Borgonzoni alle ultime elezioni regionali. Non è stato eletto, così come non era stato eletto nel 2016 quando militava ancora in Forza Italia alle comunali. Sul suo profilo Facebook per l'evento di chiusura di campagna elettorale delle regionali emiliane scriveva “Giù le mani dai bambini”, con tanto foto del comizio di Lucia Borgonzoni: frase che oggi suona quanto mai stonata.

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Cavazza in passato aveva visitato la tomba di Mussolini ed espresso pubblicamente sui social tutto il suo entusiasmo: "Io sono di centrodestra, non di estrema destra. È stata una goliardata finita lì, davvero nessuna apologia - disse all'epoca, era il 2015 - non ti nego che per me Mussolini ha fatto delle cose buone, nel Ventennio. Ma quella era solo una visita in un luogo storico, ne ho approfittato in una giornata di cattivo tempo al mare".

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Nel 2017 l'ipotesi di concere un immobile pubblico al centro sociale bolognese Labàs proprio non andava giù a Cavazza: "Il quartiere Santo Stefano una perla circondata da un mare di letame. Per metterci chi? Ah sì, quei giocolieri da strada, casinari e sozzi fuori sede mantenuti dai paparini che con la mia/nostra Bologna non hanno nulla da scompartire!".

Bologna, i festini a luci rosse e la cocaina

Da oggi è ai domiciliari. Il quadro che è emerge dall'ordinanza del Gip è il seguente: Cavazza, in concorso con un altro degli indagati, "con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso" reclutava, induceva o favoriva e organizzava la prostituzione della minore in cambio di cocaina. I rapporti sessuali avvenivano - scrive il gip - durante le feste private in un'abitazione di Pianoro messa a disposizione da uno degli indagati, un noto imprenditore (unico ora in carcere). I fatti accertati vanno da ottobre 2019 fino ai primi mesi del 2020. 

L'indagine ha preso il via proprio a febbraio 2020 dopo la denuncia della madre della minore dopo un allontanamento da casa della figlia: la ragazza il giorno dopo ai carabinieri di Bologna ha raccontato di essere stata con un'amica nei mesi precedenti in vari luoghi e di avere insieme a lei assunto cospicue dosi di cocaina presso abitazioni di conoscenti della sua amica nel corso dei festini. Avrebbe raccontato alle forze dell'ordine di aver assunto cocaina nella villa (denominata da alcune persone coinvolte nelle indagine "Villa Inferno"). Successivamente, quando non era più lucida, i presenti avrebbero approfittato di lei, coinvolgendola in atti sessuali, mentre non era in grado di opporre resistenza.

I festini e altri incontri di natura sessuale (anche di gruppo) avvenivano poi a cadenza settimanale. La ragazza ha raccontato poi agli inquirenti di avervi partecipato dopo essere stata adescata proprio da Cavazza, ultras della Virtus Bologna molto noto nell'ambiente, al Paladozza, dove era andata per assistere a una partita di basket: gli incontri avvenivano a casa dell'imprenditore edile arrestato nelle scorse ore. "Cavazza - dice la minorenne agli inquirenti secondo quanto si legge nell'ordinanza - mi utilizzava per accedere a delle feste dove si sarebbe consumata coca, per assumerne lui gratuitamente e poi di offrire me per attività sessuale di gruppo". La minorenne ha ribadito di non aver avuto rapporti sessuali con Cavazza. Ma le accuse da cui l'aspirante consigliere si dovrà difendere in tribunale sono pesanti: induzione alla prostituzione di minore e spaccio "lieve". "Diffidate da chi vi dice che la politica è tutta merda e malaffari. La politica, per come la intendo io, è tutt'altro", scriveva a fine gennaio Cavazza su Facebook, per ringraziare i 625 corregionali che lo avevano votato alle elezioni.

Dalla Lega sottolineano come Cavazza, nonostante si fosse candidato nella lista del Carroccio alle regionali, non sia un iscritto del partito: "Dopo accurate verifiche si precisa che Luca Cavazza non risulta essere iscritto alla Lega". "Proviamo rabbia e sconcerto nel leggere dell'operazione del nucleo operativo dei carabinieri della compagnia Bologna Centro. Apprendiamo che ai domiciliari ci sarebbe anche Luca Cavazza candidato alle scorse regionali: se colpevole, auspichiamo una pena esemplare" commenta il senatore leghista Andrea Ostellari, commissario del partito in Emilia.

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