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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Varese

Malpensa, spedizioni postali imbottite di droga e armi: arrestati 16 trafficanti

La Guardia di Finanza ha sequestrato 1,4 tonnellate con le "consegne controllate" nell'ambito dell'operazione "Big Surprise". Dal Messico intercettato un carico di munizioni diretto ai terroristi della Papua Nuova Guinea

MALPENSA (VARESE) - Sedici trafficanti di droga arrestati, altri 17 denunciati e una tonnellata e 400 kg di sostanza stupefacente sequestrata, di cui 16 kg di cocaina, oltre 1.300 kg di khat, 13 kg di hashish, 18 kg di marijuana e circa 10 kg tra altre sostanze stupefacenti e psicotrope. E' il bilancio dell'operazione "Big Surprise" svolta dalla Guardia di Finanza di Malpensa per contrastare il traffico internazionale di sostanze stupefacenti attraverso il ricorso a spedizioni postali.

LE INDAGINI - L'attività è stata sviluppata attraverso lo studio e l'applicazione di un'innovativa "analisi di rischio" che partendo, tra l'altro, dalla consultazione analitica delle fonti aperte, ha permesso di individuare svariate centinaia di plichi contenenti droga e, nel caso in cui le condizioni operative lo hanno reso possibile, si è data esecuzione alle "consegne controllate", seguendo passo-passo le spedizioni fino a destino.

I SEQUESTRI - Per quanto riguarda i sequestri di khat, per contrastare tale fenomeno e monitorare le spedizioni provenienti dall'Africa Orientale, con l'Etiopia in primis, la Finanza ha organizzato un'attività di controllo che ha portato ad intercettare complessivamente oltre cento spedizioni provenienti dall'Etiopia e dirette sull'intero territorio nazionale, con la città di Roma principale meta di destinazione dello stupefacente, per un totale di oltre 1.300 kg di sostanza sequestrata, rappresentando in tal modo il secondo più importante sequestro di khat al mondo operato in ambito aeroportuale.

ARMI DAL MESSICO AI TERRORISTI - Durante il periodo dell'operazione il rinvenimento più singolare è stato quello di 200 munizioni militari calibro 5.56 Nato utilizzate per il famoso fucile d`assalto americano "M16", abilmente nascoste in una cassa da stereo e che sono state scovate grazie ad una scansione effettuata con apposito apparato radiogeno che ha fatto emergere la presenza di materiale sospetto, ben occultato all`interno di una spedizione. Particolarmente interessante, sotto il profilo investigativo, è risultata la tratta seguita dalla spedizione intercettata: infatti, il materiale proveniente da Tijuana in Messico, cittadina tra le più pericolose al mondo in cui operano cartelli del narcotraffico, era diretto a Manus Island, in Papua Nuova Guinea, Stato dove si registra un elevato tasso di criminalità e che si trova a ridosso dell`Indonesia, teatro più volte di attentati terroristici.

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