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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Sassari

Vomito irrefrenabile e dolori violenti: mangiano un risotto ai funghi e finiscono in ospedale

Porcini belli fuori ma "marci" all'interno: le temperature più calde della media potrebbero aver giocato un brutto scherzo a due coppie di Sassari. Ecco cosa è successo

Nelle ultime due settimane a Sassari quattro persone sono finite in ospedale dopo aver mangiato un risotto con funghi porcini trifolati. Colpa dell'imperizia di chi li ha raccolti? Probabilmente sì, ma a quanto pare un ruolo potrebbe averlo giocato anche il caldo anomalo delle ultime settimane. Andiamo con ordine, specificando innanzitutto che parliamo di due episodi distinti. In ospedale, riferisce la Asl locale, sono finiti due settantenni di Sassari e due ottantenni di Ozieri, piccolo comune dell'entroterra sardo, i primi accompagnati da un parente, i secondi a bordo di un ambulanza del 118. Per entrambi è scattato quasi immediatamente il protocollo da intossicazione da funghi.

I malori subito dopo aver mangiato i funghi

Per le persone intossicate, due coppie, i problemi sono iniziati subito dopo il consumo della pietanza con sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile, dolori addominali violenti e nausea. Dopo aver trascorso diverse ore in pronto soccorso in preda a dissenteria e vomito, i pazienti sono stati dimessi e ora le loro condizioni di salute sono buone. Certo è che se la sono vista brutta. 

Porcini belli fuori ma "marci" dentro

Come dicevamo un ruolo potrebbero averlo giocto anche le temperature insolite di questo autunno. Tant'è che i micologi della Asl di Sassari hanno lanciato un appello ai consumatori: "Se la nostra consulenza è fondamentale per riconoscere un fungo tossico o velenoso, lo sono anche i nostri consigli per la consumazione del prodotto" dice Pietro Murgia, il responsabile dell'ispettorato Micologico della Asl di Sassari. Che poi prosegue: "Dopo le piogge di metà ottobre che hanno fatto spuntare i primi funghi, le giornate sono tornate calde con un clima quasi siccitoso, che sta disidratando i funghi ancora presenti nei nostri boschi". Questo processo, sottolinea Murgia, comporta che i funghi esteriormente conservano un bell'aspetto, ma all'interno si presentano spesso completamente larvati e decomposti.

La Asl di Sassari invita dunque i cittadini ad agire con buon senso e a contattare sempre il micologo dell'azienda prima di consumare i funghi: "Così come non consumiamo un qualsiasi alimento, se deteriorato, perché sarebbe nocivo per la nostra salute, lo stesso dobbiamo fare con i funghi che, anche se appartenenti a specie commestibili, come i porcini delle ultime quattro intossicazioni, si presentino ormai in uno stato tale da non essere più edibili" conclude Murgia.

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