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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Non è un Paese per giovani": università in protesta

Manifestazione in Piazza Maggiore per la stangata di tasse sui redditi di borsisti e specializzandi prevista dal decreto "Cresci Italia". E domani il corteo a Roma

BOLOGNA - "Assumi uno specializzando: ti costa solo 5 euro all'ora", "Non è un paese per giovani". Questi alcuni degli slogan scanditi ed esposti in piazza Maggiore dai manifestanti sfilati in corteo per protestare contro l'emendamento "Cresci Italia" che tassa i borsisti e gli specializzandi universitari.

Un corteo pacifico quello partito dall'Ospedale Sant'Orsola - Malpighi organizzato dall'Associazione Specializzandi di Bologna, e che proseguirà anche domani a Roma con lo sciopero indetto da Federspecializzandi e SIGM.

LE MOTIVAZIONI DELLA PROTESTA - Si sono trovati questa mattina alle 9 davanti al Sant'Orsola e, in corteo, si sono diretti verso via San Vitale, poi a Piazza Maggiore per protestare contro l'approvazione in Senato dell'emendamento che prevede la tassazione Irpef su tutte le borse di studio con reddito annuo superiore a 11500€, includendo in queste anche i corsi di dottorato di ricerca, di perfezionamento e di specializzazione compresi quelli dei medici, nonché gli assegni di studio erogati dalle regioni, tutti importi attualmente esentati a norma della legge 476 del 13 agosto 1984. Sono i medici specializzandi, i borsisti, i ricercatori fra i 25 e i 30 anni che lavorano sodo.

LUCA SANTI: DOMANI A ROMA - Luca Santi, dell'Associazione Specializzandi Bologna commenta: "La manifestazione è andata molto bene, è stata pacifica e abbiamo contato, insieme alla Questura, circa 600 persone. Domani saremo a Roma per il corteo nazionale e da Bologna partiremo in circa 150/200. Abbiamo organizzato tutto in pochissimo tempo, solo giovedì abbiamo saputo con certezza quello che stava accadendo".

L'INGIUSTA TASSAZIONE - "Con questo decreto ci tassano due volte - continua Santi riferendosi al contestato "Cesci Italia" di Monti - abbiamo gli svantaggi degli studenti e dei medici e con l'Irpef arriviamo a guadagnare circa 5 euro all'ora. I medici di ruolo e i primari sono dalla nostra parte e difendono con noi i nostri diritti". Palazzo d'Accursio non resta indifferente di fronte alla protesta, a scendere in Piazza anche l'Assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo, che promette un impegno agli specializzandi.

Il decreto legge rinominato dal presidente del Consiglio Monti "Cresci Italia", che dovrebbe consentire di traghettare l'economia nazionale fuori dalla spirale recessiva e possibilmente, nel medio/lungo periodo, di allinearla ai ritmi di crescita dei partners europei e internazionali. Ma non cresce proprio nulla, anzi qualcosa diminuisce notevolmente. (da BolognaToday)

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