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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Mi dò fuoco per le vittime dell'usura": presidente Sos racket in ospedale

Frediano Manzi si è cosparso di benzina ustionandosi in varie parti del corpo. Il fuoco è stato spento da un autista di un tram che passava in corso Sempione a Milano

MILANO - Il presidente di una delle più note associazioni antiracket, Frediano Manzi, si è dato fuoco davanti alla sede della Rai a Milano, in corso Sempione, poco dopo le 20.30, dopo essersi cosparso di benzina.

Manzi, coordinatore dell'associazione "Sos racket e usura", ricoverato inizialmente in gravi condizioni, è ora fuori pericolo. "Tra 5 minuti mi do fuoco per tutte le vittime di usura. Addio". E' questo l'ultimo messaggio che il fondatore dell'associazione ha mandato prima del gesto estremo. Prima di cospargersi di benzina e appiccare le fiamme a se stesso con un accendino, Manzi ha consegnato alla tv di Stato una lettera in cui ribadisce il motivo del suo gesto, accompagnandolo con delle richieste, disperate tanto quanto lui.

L'INTERVISTA CHE SVELO' IL RACKET DEGLI AFFITTI

"Per le vittime dell'usura che nessuno aiuta", si legge nel foglio, scritto a mano. Poi alcune richieste, quelle degli ultimi 10 anni di lotte. "Una commissione d'inchiesta sul caso Ferrigno", o "rimozione del presidente del Fondo nazionale antiusura". Frediano Manzi da tempo versava in uno stato di profonda prostrazione, e aveva recentemente già tentato il suicidio.

Manzi sarebbe morto subito se non fosse stato per il provvidenziale intervento di Giuseppe Vinciprova, un autista di un tram, il "19", che lo ha visto dimenarsi tra le fiamme e ha avuto la prontezza di spirito di prendere l'estintore, scendere e svuotarglielo addosso. "Stavo transitando in corso Sempione - ha raccontato - quando ho visto le fiamme e istintivamente mi sono fermato. Poi ho capito che era un uomo e sono sceso con l'estintore e ho spento il fuoco che lo avvolgeva". Manzi, subito soccorso, ha riportato gravi ustioni a braccia e torace. Trasportato in codice rosso all'ospedale di Niguarda, pur non essendo più in pericolo di vita si trova ancora ricoverato in prognosi riservata. (da MilanoToday)

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