Salumi, vini e dolci venduti come come "Dop" e "Igp", sinonimo di alta qualità e lavorazione specifica, ma che in realtà erano prodotti comunissimi. La maxi truffa è stata scoperta dai carabinieri dei reparti tutela agroalimentare (Rac), che hanno sequestrato oltre 3.300 tonnellate di prodotti tra ortofrutta, salumi di vario tipo, prodotti dolciari e mosto muto, e 160 mila litri di vino. Si tratta di merce dal valore complessivo di oltre 1 milione e 275 mila euro. 

I carabinieri sono intervenuti da Nord a Sud scoprendo violazioni in materia di rintracciabilità, etichettatura, evocazione di Dop e Igp, nonchè sulla normativa del vino. Sono inoltre state contestate sanzioni amministrative per 25.500 euro.

In particolare in provincia di Verona, presso un’azienda dolciaria, sono state sequestrate 250 confezioni di “Colombe al Pistacchio di Bronte Dop”, per un peso di 231 chili e un valore di circa 7.250 euro, per l’utilizzo del riferimento alladenominazione di origine senza l’autorizzazione del relativo consorzio. Nelle province di Trento e Piacenza, in due salumifici, sono stati sequestrati, rispettivamente, 2.148 kg di speck e 3.400 kg di salumi, del valore di circa 66.000 euro, per mancata indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine della carne suina lavorata. In provincia di Foggia, presso un’azienda vinicola, sono state sequestrate 3.300 tonnellate di mosto muto e 160.000 litri di vino IGP Puglia Primitivo, del valore di mercato di circa 1 milione e 200 mila euro, per omesso aggiornamento dei registri di cantina e mancanza di indicazioni obbligatorie previste per l’identificazione delle superfici vitate idonee alla produzione di vini Igp.