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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La favola del carabiniere eroe: tre vite salvate senza esitare

Il militare che giovedì mattina non ha esitato a gettarsi nelle acque gelide dell'Adda per salvare una donna, già in passato aveva fatto due gesti simili

MILANO - Un ottimo carabiniere che può senza alcun problema, né esagerazione, essere definito eroe. E' il luogotenente Marco Bennati, comandante della stazione di Trezzo sull'Adda, nel milanese.

Il militare che giovedì mattina, in una gelida giornata di febbraio, non ha esitato minimamente quando ha visto una donna inerme incastrata tra i rami del fiume Adda. E, dopo essersi legato una corda alla vita, è andato ad aiutarla, salvandole la vita.

Un gesto che non è affatto nuovo per quest'uomo, 49enne originario di Brescia, sposato e padre di due figlie di 13 e 17 anni. Nel corso della sua carriera nell'arma è balzato agli onori della cronaca in altre due occasioni simili.

La prima volta nel 2001, sempre nel fiume Adda, salvò una ragazza che voleva farla finita gettandosi in acqua e sottraendola alla corrente. Per quell'episodio ricevette l'encomio solenne dell'arma.

L'ultimo suo salvataggio, prima di giovedì mattina, risaliva alla primavera del 2012. A Busnago un 31enne si barricò nel bagno di casa e poi si tagliò le vene. Il maresciallo Bennati, insieme con due suoi colleghi, non esitò dopo alcune vane trattative a sfondare la porta e a salvare l'uomo. Per questa ragione il sindaco della cittadina conferì ai tre un meritato premio di riconoscenza.

Piccoli doveri per lui, che da 16 anni è di stanza a Trezzo garantendo il suo servizio nella stazione dei carabinieri locale, grandi esempi per l'intera comunità. (da MilanoToday)

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