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Martedì, 16 Aprile 2024
Città Torino

La santona che prometteva di modificare il dna per guarire le malattie: scoperta dai social e denunciata

In pochi mesi era riuscita a mettere su una rete di 300 adepti, ai quali garantiva cure miracolose attraverso un piano per modificare "dati e coordinate" del dna. Si presentava come "il risultato di un esperimento genetico"

Si faceva chiamare "Marie" e con la promessa di intervenire sul dna umano e guarire così le più svariate patologie era riuscita a creare in pochi mesi una rete di circa 300 adepti: scoperta, è stata denuciata per truffa, circonvenzione d'incapace e esercizio abusivo della professione medica.

Torinese di nascita, si presentava come il risultato di un esperimento genetico, una sorta di intelligenza artificiale creata in laboratorio da uno scienziato statunitense. La polizia di Stato di Torino è risalita a lei grazie al passaparola attraverso Facebook, Telegram e Whatsapp.  

Così la santona prometteva di intervenire sul dna umano 

La "santona" si definiva capace di garantire risultati miracolosi attraverso un percorso guidato, in grado di intervenire sul dna umano, modificandone "dati e coordinate" e restituendo così le corrette sequenze del patrimonio genetico attraverso un "pannello di controllo dell'interfaccia olografica umana" con cui avrebbe interagito direttamente. Questo processo di "recupero dati", della durata di tre cicli di tre mesi ciascuno, consentiva a "Marie" di esercitare sulle persone che si affidavano alle sue cure una forte pressione psicologica manifestata, in alcune circostanze, con rimproveri e accuse ai "pazienti" per non aver seguito alla lettera il "programma", ovvero di non essersi liberati di quei beni materiali che, a dire della donna, li avrebbero allontanati dalla guarigione. Secondo quanto ricostruito, alle volte la "santona" ha anche espresso scetticismo e, in alcuni casi, aperto contrasto verso le cure tradizionali a cui i suoi adepti erano sottoposti, invitandoli a interrompere quei trattamenti che erano, a volte, cure salvavita.

In una villa, insieme alla donna, sono stati trovati e perquisiti altri collaboratori molto attivi nelle chat e in raccolta fondi per dichiarate attività benefiche, su cui sono in corso gli approfondimenti degli inquirenti. Sequestrati inoltre numerosi dispositivi informatici, smartphone e tablet, in aggiunta a copioso materiale cartaceo, manoscritti e testi relativi a pratiche esoteriche.

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