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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Messina

"Mio figlio la mascherina non la mette": la mamma litiga con la preside e a scuola arriva la polizia

La donna era stata chiamata dalla dirigente scolastica dopo il rifiuto di un alunno delle medie di indossare il Dpi in classe. Succede a Messina

Si è reso necessario l'intervento della polizia in una scuola media di Messina dove un ragazzino si sarebbe rifiutato di indossare la mascherina in classe. Una presa di posizione che ha costretto la dirigente a chiamare i genitori. Ma l'arrivo della mamma ha riservato un ulteriore sorpresa per il personale scolastico. La donna, anche lei senza mascherina, ha infatti dato ragione al proprio figlio sostenendo che i Dpi sono un inutile attentato alla libertà personale.

Dall’iniziale tensione, racconta MessinaToday, si è arrivati dunque al confronto diretto con la dirigente dell'istituto a cui non è rimasto altro da fare che chiamare la polizia. Gli agenti sono intervenuti e preside, vice preside e un collaboratore stanno ricostruendo in queste ore la vicenda che creato scompiglio e curiosità anche fra i genitori all’uscita della scuola che hanno assistito alla scena delle volanti di polizia in azione.

Al ragazzino invece è stato permesso di rimanere in classe ma in una zona riservata rispetto al resto dei compagni, così come previsto dalle disposizioni per casi in cui non è possibile portare il dispositivo di sicurezza.

L’episodio avvenuto a Messina non è un caso isolato. Sono sempre di più, negli istituti, i ragazzini che non sopportano la protezione per le sei ore consecutive e già diversi dirigenti si sono dovuti confrontare con i genitori che chiedono maggiore elasticità e tolleranza o di essere esonerati anche in assenza di specifici problemi di salute.

Il consiglio di Stato: "Valutare l'impatto delle mascherine in classe"

Solo due giorni fa il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare dei genitori di una bambina che aveva difficoltà respiratorie legate all’uso della mascherina, spiegando in un decreto monocratico che serve una "nuova, urgente, motivata rilevazione specifica dell’impatto dell’uso prolungato" delle mascherine a scuola per i bambini tra i 6 e i 12 anni, "anche alla luce dei criteri dettati dall’Oms". Pwer i giudici di Palazzo Spada è infatti "evidente che l’imposizione non giustificata di un dispositivo come il dpi su scolari giovanissimi presuppone l’onere per l’autorità emanante di provare scientificamente che l’utilizzo non abbia impatto nocivo sulla salute psico-fisica dei destinatari".

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