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Giovedì, 18 Aprile 2024
Città Vicenza

Il medico dell'ospedale che timbrava il cartellino e poi andava al centro benessere

La truffa scoperta dalla Guardia di Finanza. In alcuni casi l’uomo si sarebbe allontanato dal posto di lavoro anche per prestare la sua attività di libero professionista presso le altre strutture sanitarie private

Timbrava e poi usciva, allontanandosi dall'ospedale dove lavorava e dove avrebbe dovuto prestare servizio come medico. Questa l'accusa nei confronti di G.S., medico impiegato presso l'ospedale di Asiago (Vicenza). Nei giorni scorsi i finanzieri di Vicenza hanno concluso l'indagine, facendo emergere circa 70 episodi di assenteismo da parte dell'uomo, per il quale sono scattati il divieto di dimora nel territorio del Comune di Asiago, la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di medico presso la Ulss n. 7 Pedemontana e il sequestro preventivo della somma di 6.707 euro. 

Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, il medico del Servizio Sanitario Nazionale, dal 2017 al 2020, pur risultando "sulla carta" presente in servizio, in varie circostanze, si è allontanato dal proprio posto di lavoro per recarsi presso un noto centro benessere di Asiago, per rientrare, dopo alcune ore di assenza ingiustificata, presso l'ospedale dove timbrava il "badge", attestando falsamente la propria presenza in servizio. 

Le indagini della Guardia di Finanza sono scaturite da elementi informativi in base ai quali vi sarebbero state delle condotte anomale commesse dal medico durante il proprio servizio prestato nel corso dei turni ambulatoriali e di sala operatoria presso il reparto di chirurgia dell'ospedale di Asiago. Le successive indagini di polizia giudiziaria, delegate dalla Procura berica, sono state state poi condotte con osservazioni, controlli e pedinamenti effettuati nei giorni di assenza, nonché attraverso l'ausilio di apposite indagini tecniche e l'incrocio dei dati acquisiti dai tabulati telefonici dell'indagato, con la documentazione acquisita presso la ULSS n. 7 Pedemontana.

È stato accertato che il medico, nel periodo dal 2017 al 2020, ha sottratto 194 ore al servizio sanitario, lasso temporale in cui lo stesso si è allontanato per recarsi presso il centro benessere e, in alcuni limitati casi, per prestare la sua attività di libero professionista presso le altre strutture sanitarie private, rendendosi responsabile, in qualità di pubblico dipendente, della condotta penale di truffa ai danni dell'Ente di appartenenza. 

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