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Lunedì, 2 Ottobre 2023
Torino

Medico minacciato dal paziente no vax per avergli rifiutato gli esami per evitare il vaccino

Sui social lo scambio di mail tra il medico di base e il paziente che cercava di ottenere l’esenzione dal vaccino con analisi inutili

"Il medico di famiglia non è un salumiere e lei non sta ordinando un etto di prosciutto. Allo stesso modo non può richiedermi degli esami perché lo ha deciso lei". Questa la risposta di un medico di base torinese a un paziente che gli aveva chiesto di prescrivergli degli esami del sangue prima di effettuare il vaccino: una scorciatoia usata da molti no vax per cercare di ottenere l'esenzione dal vaccino anti Covid e il green pass. 

Diego Pavesio, medico di base con studio a Moncalieri nonché componente della commissione solidarietà dell’Ordine dei medici di Torino, ha condiviso su Facebook lo scambio di messaggi con il paziente, che a un certo punto è arrivato a minacciare il medico per essersi rifiutato di prescrivergli gli esami richiesti "per fare un controllo generale prima di effettuare il vaccino". "Non esistono esami prevaccinali, non si possono prescrivere, non l'ho mai fatto e non lo farò mai perché non servono a nulla", è la risposta del medico, che consiglia anche al paziente di vaccinarsi il prima possibile vista la presenza della contagiosissima variante Omicron. "In quanto mio medico di base lei è tenuto a fare ciò che le chiedo cioè la prescrizione di alcuni esami generali perché ho piacere di farmi un controllo e non devo dare spiegazioni del motivo", risponde il paziente, che arriva addirittura a minacciare il medico: "In caso contrario sarò obbligato a fare il suo nome ai carabinieri, in quanto si rifiuta di svolgere il suo dovere. La stessa cosa è già successa con mia moglie".

Dopo la minaccia, Pavesio risponde: “Io sono tenuto a visitarla (il mio studio è sempre aperto) e solo se lo ritengo a prescriverle degli esami. E sono sempre Io a decidere quali esami. Il medico di famiglia non è un salumiere e lei non sta ordinando un etto di prosciutto. Allo stesso modo non può richiedermi degli esami perché lo ha deciso lei. Lei mi ha richiesto espressamente 'prima di effettuare un vaccino' e le ho risposto come avrei risposto a qualunque altro paziente”.

Il decreto legislativo 502 del 1992 prevede che il medico di base (come anche il pediatra di libera scelta) possa ricusare il paziente in caso del venire meno del rapporto di fiducia. "Il 2021 - racconta Pavesio - si è concluso così, nel tardo pomeriggio dopo l'ambulatorio e una sessione di vaccini, con una mia mail alla direzione sanitaria in cui ricusavo un paziente. Mi è capitato poche volte ma dopo due anni di pandemia, dopo una disponibilità 24/7, sabati e festivi compresi (e i miei pazienti possono confermarlo), dopo un costante impegno al contrasto della pseudoscienza che fa dei danni enormi, certi comportamenti non li posso più tollerare. Speriamo in un 2022 diverso".

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